Addio a Mario De Luisa, con i suoi panifici se ne va un pezzo di Udine

Mario De Luisa aveva 86 anni.

La comunità udinese è in lutto per la scomparsa di Mario De Luisa, figura di spicco nella storia della panificazione locale. 86 anni compiuti lo scorso 21 dicembre, lascia un grande vuoto nel panorama produttivo e commerciale di Udine, portando con sé una parte preziosa della memoria storica della città.

Mario, insieme al fratello Gianfranco, ha ereditato e portato avanti la tradizione di famiglia avviata dal nonno Enrico all’inizio del 1900. La storia dei De Luisa nel mondo della panificazione ha radici profonde nel secolo scorso, quando il nonno Enrico inaugurò il primo panificio in viale Trieste. L’attività è stata successivamente proseguita dal figlio Ferdinando, padre di Mario e Gianfranco.

I negozi dei De Luisa hanno segnato la geografia commerciale di Udine, con punti di vendita in via Mantica, via Buttrio, viale Palmanova, largo dei Pecile, via Sarpi e via Roma. È proprio quest’ultimo locale dove Mario ha lavorato instancabilmente fino al 2013, lasciando un’impronta indelebile nel tessuto cittadino.

Tra i tanti ricordi e aneddoti della sua vita tra i più singolari c’è quello del 1954, quando il Comandante della base militare statunitense a Campoformido, Edward Renna, fece visita al panificio. Era alla ricerca di un luogo in cui produrre il pane per la base, utilizzando i metodi allora diffusi negli Stati Uniti.

Una volta entrato, il Comandante Renna passò immediatamente un dito sotto il banco di lavoro del laboratorio. Rimasto impressionato dalla pulizia e dall’ordine, si convinse era il luogo ideale per la loro produzione. Da quel momento, fino al 1957, nel panificio vennero preparati il pane e alcuni dolci per i militari americani di stanza a Campoformido. Come segno di gratitudine e apprezzamento, al termine di quel periodo, il Comandante Renna donò una targa per l’eccellente pane e i donuts ricevuti.

I funerali di Mario De Luisa saranno celebrati sabato alle 12 nella chiesa di San Pio X. Con la sua scomparsa, Udine perde non solo un imprenditore di successo ma anche un pezzo di storia viva della città. Il suo ricordo continuerà a vivere nelle generazioni che hanno appreso i segreti del mestiere dalla sua esperienza e dedizione.