Tenta il suicidio sui binari, la madre da l’allarme: salvata dai carabinieri

I carabinieri sono riusciti a localizzare la donna e a salvarla.

Nella tarda serata del 16 gennaio, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Monfalcone hanno tratto in salvo una donna che stava tentando il suicidio a Ronchi dei Legionari, lungo i binari della ferrovia. Poco prima, la madre della donna aveva contattato il numero di emergenza 112 esternando ai carabinieri la sua apprensione in relazione all’allontanamento dal Pronto Soccorso di Monfalcone della figlia che, in stato confusionale, aveva esternato intenti suicidi.

Il militare che aveva ricevuto la telefonata della madre, compresa la gravità della situazione, ha contattato telefonicamente la ragazza riuscendo a geolocalizzarla a Ronchi dei Legionari, nei pressi della linea ferroviaria Trieste – Venezia. L’operatore ha chiesto, quindi, immediatamente alla Sala Operativa della Polizia Ferroviaria di Trieste di interrompere tutto il traffico dei treni in transito lungo la tratta interessata e, utilizzando anche le indicazioni apprese dai genitori della ragazza, ha fornito alla pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile in servizio le indicazioni necessarie per raggiungere con la massima celerità il passaggio a livello sito in località “San Vito” di Ronchi dei Legionari.

Giunti sul posto, i militari hanno percorso a piedi i binari fino a quando, nell’oscurità, sono riusciti a scorgere una luce intermittente, intuendo che quel bagliore potesse essere originato dal display del telefono cellulare della donna, che è stata individuata mente camminava al centro dei binari.

Servendosi delle torce in dotazione, inoltre, i Carabinieri sono riusciti a segnalare la loro presenza al macchinista di un treno proveniente da Venezia che si trovava già nella tratta interessata nel momento in cui il traffico ferroviario era stato interrotto, permettendo al macchinista di rallentare sufficientemente l’andatura per poter trarre in salvo la donna, che è stata accompagnata a bordo di un’autoambulanza presso il locale ospedale dove è stata trattenuta per gli accertamenti del caso.