La forza di non mollare: gli atleti olimpici incontrano i bambini ricoverati

Il progetto dell’IC6 in Pediatria a Udine.

Le giornate nella Clinica Pediatrica di Udine scorrono spesso lente, tra visite, lezioni e momenti di attesa. Ieri, però, il reparto ha respirato un’aria diversa: l’arrivo di Stefania Buttignon, atleta olimpica di canottaggio, ha inaugurato il progetto “Campioni di Vita”, che porta lo sport accanto agli studenti della Scuola in Ospedale dell’IC6 Udine.

L’iniziativa, realizzata dallo stesso istituto comprensivo insieme a CONI FVG, in sinergia con la Clinica Pediatrica ASUFC e con la collaborazione di ASU 1875, ha trasformato un pomeriggio ordinario in un momento di entusiasmo e meraviglia per i ragazzi ospedalizzati.

Incontro carico di emozione

La visita di Buttignon, rispettando privacy e esigenze cliniche dei ragazzi, ha regalato sorrisi e curiosità. La giovane atleta ha incarnato concretamente i valori della disciplina, della costanza e dell’impegno: esempi tangibili di come passione e studio possano portare a risultati importanti.

“Dal mondo dello sport possono arrivare tante cose: gioia, certo, ma anche insegnamenti di tenacia, resistenza, forza e coraggio. È ciò di cui abbiamo bisogno”, ha commentato Nerina Pascolo, responsabile della Scuola in Ospedale per l’IC6. “Vorremmo portare ai ragazzi proprio l’entusiasmo degli atleti e l’energia che lo sport sa trasmettere”.

“Per noi è stato naturale collaborare a questo progetto – ha aggiunto Nicola Di Benedetto di ASU Udine 1875 -, perché la quotidianità degli studenti ospedalizzati implica una routine pesante, spesso monotona. L’obiettivo è aiutarli a immaginare ciò che verrà dopo la malattia. Gli atleti rappresentano una scuola di vita: non perché tutti debbano raggiungere i loro risultati, ma perché insegnano a migliorarsi continuamente”.

“Lo sport insegna a superare le proprie insicurezze un passo alla volta; è lo stesso spirito che vogliamo portare qui dentro, per sostenere i ragazzi in un momento di fragilità. Chi ha raggiunto risultati importanti nello sport ha anche il compito – il dono, direi – di trasmettere una scintilla a chi ne ha bisogno” ha sottolineato il collega Roberto Cian.

Gli sportivi come modelli di vita

Per la Clinica Pediatrica, la presenza di atleti come Buttignon si integra perfettamente nella dimensione educativa del reparto. “La Scuola in Ospedale rappresenta un vero completamento delle cure – ha spiegato il dottor Angelo Di Giorgio -, perché aiuta i bambini a mantenere un legame con la normalità e a ritrovare fiducia nel ritorno alla vita di sempre”.

“Gli sportivi sono esempi rari e preziosi in una società dove spesso mancano modelli di riferimento. Vivono sacrifici, sconfitte, la capacità di rialzarsi: sono tutti elementi fondamentali per la crescita di un ragazzo. Raccontare le loro storie significa trasmettere un messaggio forte: l’obiettivo si raggiunge attraverso il percorso, con costanza e impegno. Senza questo, il risultato perde valore”. Anche la caposala Tamara Fonseca ha confermato: “I nostri bambini hanno bisogno di esempi come quelli degli sportivi: ognuno può trasmettere qualcosa di prezioso”.

Il dirigente scolastico Leonardo Primus sintetizza il senso del progetto: “La scuola non è solo trasmissione di contenuti, ma presenza educativa continua, capace di costruire relazioni, sostenere, motivare. Un progetto come Campioni di Vita mette in luce uno degli aspetti più belli di questo lavoro: il suo lato umano, la possibilità concreta di far sentire la scuola vicina ai bambini e ai ragazzi anche in un momento difficile”.

Infine, Andrea Marcon, presidente del CONI FVG, che ha sottolineato il ruolo educativo degli atleti: “Ogni atleta olimpico è esempio e portavoce dei valori dei cinque cerchi: rispetto, inclusione, fratellanza. Attraverso i nostri atleti vogliamo portare una scintilla che aiuti a non mollare e a credere nei sogni”.

Stefania Buttignon, esempio di passione e costanza

Nata nel 1997 a Monfalcone, Stefania Buttignon cresce vicino all’acqua, elemento che segnerà la sua vita sportiva. Si avvicina giovanissima al canottaggio nella Canottieri Timavo, mostrando subito talento e disciplina. Parallelamente intraprende gli studi in Ingegneria Navale all’Università di Trieste, coniugando sport e formazione con determinazione.

Il suo nome emerge a livello internazionale nel 2018, quando conquista il titolo mondiale Under-23 nel doppio pesi leggeri con Silvia Crosio. L’anno successivo ottiene la medaglia di bronzo agli Europei assoluti di Lucerna, contribuendo alla qualificazione dell’equipaggio italiano ai Giochi Olimpici. Fa parte della squadra olimpica nel ciclo verso Parigi 2024, come riserva del doppio senior femminile. La sua storia rappresenta un esempio concreto di come impegno, studio e passione possano procedere di pari passo verso grandi traguardi.

Gli appuntamenti di Campioni di Vita continueranno per tutto l’anno scolastico, con un incontro al mese e un atleta diverso ogni volta. L’adesione della comunità sportiva è stata immediata ed entusiasta, segno del desiderio di mettersi al servizio dei più giovani.