La rubano, poi ci ripensano e la portano alla polizia: che storia a Udine per la cagnolina Maia

La consegna alla Polfer di Udine.

Lieto fine per Maia, la cagnolina maltese di 5 anni scomparsa lo scorso 10 agosto dalle rive del lago di Santa Croce. Una coppia di italiani l’ha trovata e l’ha consegnata alla polizia ferroviaria di Udine che ha poi provveduto a restituirla ai padroni.

I due hanno raccontato di aver trovato la bestiola, smarrita nei boschi vicino al lago di Santa Croce, nel bellunese e di essersi recati in quegli uffici per riconsegnare l’animale. La cagnolina, in perfetto stato di salute ed evidentemente ben accudita e nutrito è stata presa in custodia dalla Polfer di Udine. Per facilitare le ricerche, i due riferivano di aver trovato sui social un appello per un cane smarrito che poteva far riferimento proprio alla piccola maltese.

A quel punto gli agenti, hanno contattato telefonicamente il numero dell’annuncio fornito dalla coppia.  L’autrice dell’appello ha subito descritto con precisione l’animale identificandolo come la Maia.

All’atto della riconsegna del cane la proprietaria però ha dichiarato che, due giorni prima, una coppia di persone era stata sorpresa da suo figlio mentre cercava di far entrare Maia nella loro macchina, esibendo copia della denuncia di furto presentata presso i locali carabinieri. Nella circostanza, la descrizione fornita dal ragazzo, corrispondeva con quella della coppia che aveva lasciato Maia negli uffici della Polfer. Pertanto i due sono stati denunciati in stato di libertà e deferiti alla competente autorità giudiziaria per il furto della cagnolina.

Maia ha potuto riabbracciare la sua proprietaria, ma la storia del presunto smarrimento si è rivelata ben diversa. Non potendo portare con loro in Germania il piccolo animale appena sottratto ai proprietari, la coppia ha deciso di abbandonarla. Probabilmente i due, essendosi già affezionati alla cagnolina, hanno invece deciso di consegnarla alla Polfer per far sì che il suo ritorno a casa avvenisse celermente e senza esporla a pericoli.