Caso scommesse, Okoye squalificato per due mesi: escluso l’illecito sportivo

Caso scommesse, due mesi di squalifica per Okoye.

Maduka Okoye sconterà due mesi di squalifica, ma la paura di uno scenario ben più grave è alle spalle. Il Tribunale Federale Nazionale della FIGC ha emesso la propria decisione sul caso che ha coinvolto il portiere nigeriano, accusato inizialmente di essere coinvolto in un presunto accordo illecito legato a scommesse anomale.

Al centro dell’indagine, l’ammonizione ricevuta da Okoye al 63° minuto della partita Lazio-Udinese dello scorso marzo, sanzione arrivata per perdita di tempo e oggetto di puntate sospette, con una quota insolitamente alta pari a otto volte la posta.

Il provvedimento scatterà ufficialmente il 18 agosto, in occasione del debutto stagionale dell’Udinese in Coppa Italia contro la Carrarese. In totale, Okoye sarà costretto a saltare sei giornate di campionato e potrà tornare a disposizione il 19 ottobre, in occasione della trasferta contro la Cremonese. Le motivazioni complete della sentenza saranno pubblicate tra dieci giorni.

La nota ufficiale dell’Udinese.

“Il Tribunale Federale Nazionale della FIGC, riunitosi oggi per discutere del deferimento nei confronti di Maduka Okoye, ha escluso ogni coinvolgimento del calciatore in comportamenti riconducibili ad un illecito sportivo accogliendo pienamente le argomentazioni dei suoi legali.

In sede di giudizio, infatti, sono cadute tutte le accuse di un presunto illecito sportivo e la decisione di una squalifica di 2 mesi è basata esclusivamente sulla violazione del generico principio di lealtà (art. 4 del Codice di Giustizia sportiva federale).

Il club si dichiara soddisfatto con riferimento all’accertata totale estraneità dell’atleta all’infamante teoria della combine. Il club non può che ribadire il massimo supporto ad Okoye che attende le motivazioni della sentenza. Udinese Calcio ribadisce la piena fiducia nella corretta condotta di Maduka“.