La sfida a Udine: De Toni vs Fontanini, i programmi a confronto

Udine alle elezioni.

Ormai siamo agli sgoccioli, mancano due giorni alle elezioni a Udine, dove la corsa si giocherà a quattro. Lo “scontro” più atteso, però, è quello tra i due candidati delle coalizioni più “classiche”: centrodestra, con l’uscente Pietro Fontanini, e centrosinistra, con l’ex rettore Alberto Felice De Toni.

Il programma di Fontanini per le elezioni di Udine.

Fontanini ha basato il suo programma sulla continuità: non a caso, tra le sue priorità c’è quella di concretizzare i 63 milioni di opere pubbliche già finanziate anche grazie al Pnrr. Nell’elenco dei grandi interventi, il secondo ascensore per il Castello, con partenza da Piazza Primo Maggio, la nuova sede della Protezione Civile, il terzo bosco urbano alla ex Caserma Piave, la palestra di roccia alla ex Osoppo. Ci sono poi alcuni progetti di cui Fontanini va particolarmente fiero: Udine2050, con l’interramento della ferrovia e il recupero dell’area ex Safau; e il Pala Carnera 4.0, con la riqualificazione dell’impianto sportivo in collaborazione con i privati. Il programma, però, prevede anche nuove iniziative, come quella per Giardin Grande: l’idea del candidato sindaco, infatti, è di creare una serra giardino bistrot come quella vicina alla Biennale a Venezia, collegando idealmente la piazza ai Giardini Loris Fortuna e a quello dell’ex Banca d’Italia.

Tra le novità di un’eventuale seconda giunta Fontanini ci sono anche alcune modifiche al sistema di raccolta rifiuti porta a porta: introduzione della tariffa puntuale, la creazione di nuove eco-piazzole con il posizionamento di bidoni selettivi utilizzabili solo dai residenti e l’installazione di bidoni a scomparsa per le attività economiche, nel centro storico.

Il programma di De Toni per le elezioni di Udine.

Per lo sfidante della coalizione che comprende partiti di centrosinistra, civiche e Terzo polo, De Toni, Udine, ora finita ai margini, deve riprendere il suo ruolo di vera capitale del Friuli, puntando a diventare un polo di servizi e del digitale e ad attirare persone per la sua alta qualità della vita.

Tra le priorità del programma, non poteva mancare il tema rifiuti, che tante polemiche è costata all’amministrazione uscente: ecco allora che l’ex rettore propone un sistema flessibile che adatti la raccolta alle esigenze delle aree residenziali cittadine, col porta a porta dove è possibile, le isole ecologiche per i grandi condomini, i cassonetti a scomparsa per il centro storico. Tra le priorità anche il potenziamento degli ambulatori di quartiere e il rilancio dell’ospedale e una mobilità che sappia puntare anche su mezzi alternativi (quelli pubblici, le piste ciclabili, il bike sharing).

La riqualificazione dell’ex Safau e di Piazza Primo Maggio, al centro del dibattito udinese ormai da decenni, sono anche tra i progetti di De Toni. Per la prima, il candidato immagina un recupero dove trovi posto la nuova stazione dei treni così come quella delle corriere, un centro direzionale, servizi e spazi per i cittadini. Per Giardin Grande, invece, l’idea è di pedonalizzare e rendere verde l’area che va dai piedi del Colle all’ellisse, spostando tutto il traffico sull’asse esterno della piazza.