Presi i fratelli dei furti di bancomat: operavano tra Udine e Padova

Denunciati per furto e prelievi di bancomat.

Nell’ambito delle attività di prevenzione generale e controllo del territorio, nella primissima mattinata di ieri, 3 marzo, perveniva alla Sala Operativa della Questura un “Alert alloggiati”, per la presenza, in un esercizio ricettivo cittadino, di due persone, un uomo ed una donna, gravati da numerosi precedenti per reati contro il patrimonio. Due equipaggi dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Squadra Volante, si recavano, quindi, per un controllo, presso l’albergo ed in un bar, nelle vicinanze, rintracciavano un 21enne originario della provincia di Udine intento a far colazione.

Alla vista dei poliziotti, il giovane tentava di allontanarsi, ma veniva prontamente bloccato ed identificato: lo stesso risultava avere a proprio carico un divieto di ritorno in provincia di Treviso per furto in abitazione, oltre a denunce per ricettazione, utilizzo fraudolento di carte di credito, porto di oggetti atti ad offendere, favoreggiamento ed inosservanza normativa Anticovid. Gli agenti, quindi, estendevano il controllo nella camera d’albergo, dove identificavano la sorella del giovane, una neo maggiorenne originaria della provincia di Padova, anch’ella gravata da denunce per reati di furto aggravato, possesso e indebito utilizzo di carte di credito e favoreggiamento personale.

Alla richiesta del motivo del loro spostamento a Pordenone, stante anche la vigenza del D.P.C.M. in materia Anticovid, la coppia non era in grado di dare spiegazioni e, approfondendo il controllo, spuntavano fuori una forbice potatrice, una carta “Postepaye la somma in contanti di euro 1.340 in banconote aventi taglio da euro 50, euro 20, euro 10 e euro 5. I poliziotti chiedevano, quindi, a chi fosse intestata la carta “Postepay” e, soprattutto, la provenienza della somma in contanti, ma i due giovani cominciavano a denotare segni di nervosismo, non fornendo spiegazioni credibili.

Venivano, quindi, invitati ed accompagnati negli Uffici della Questura, rinvenendo anche l’autovettura nella loro disponibilità, all’interno della quale veniva trovato un attrezzo artigianale idoneo per aprire le placche antitaccheggio, a riprova delle attività delittuose commesse dalla coppia. Si effettuavano, quindi, accertamenti sulla “Postepay”, che risultava essere intestata ad una signora residente a Porcia, la quale, il giorno precedente, martedì 2 marzo, aveva subito un furto sulla propria autovettura, all’interno della quale era custodita la borsa contenente il portafoglio e la carta “Postepay”.

I poliziotti, quindi, accertavano come presso gli uffici delle Poste di Pordenone erano stati effettuati fraudolentemente due prelievi da euro 600 ciascuno, effettuati uno il giorno 2 marzo e l’altro la mattinata seguente 3 marzo. La somma di denaro, accertata essere provento dell’indebito utilizzo, veniva pertanto posta sotto sequestro e restituita alla signora di Porcia, vittima del reato. I due giovani venivano, quindi, indagati in stato di libertà in ordine ai reati di utilizzo fraudolento di carta di credito, ricettazione, possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso e ad entrambi veniva contestata la sanzione pecuniaria di euro 400 per la normativa Covid.

Sussistendone, quindi, i presupposti normativi, il Questore della provincia di Pordenone Marco Odorisio, ha disposto nei confronti dei due giovani l’allontanamento dalla provincia di Pordenone per anni 3 con foglio di Via Obbligatorio ed intimazione a recarsi nei rispettivi luoghi di residenza, sottolineando come, in un periodo contraddistinto da problemi economici e sociali, a causa del perdurare della “pandemia”, è stata svolta una rapida attività di prevenzione, che oltre ad interrompere sul nascere una serie di reati contro il patrimonio, che avrebbero colpito la nostra provincia, ha consentito la restituzione dell’intera somma di euro 1.200 alla signora vittima del furto. La stessa, operatrice nel settore agricolo, contattata dal dirigente dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, commissario Capo della Polizia di Stato Marco Stamegna, nell’apprendere la bella notizia, ha ringraziato di cuore gli agenti, per quanto quotidianamente fanno per il bene comune e la sicurezza delle persone.