Gianni Amelio a Udine per il suo film: “Ho scelto il Friuli, sono stato ripagato”

Gianni Amelio a Udine per il suo film “Campo di battaglia”.

Gianni Amelio ha scelto Udine per il suo film, Campo di Battaglia, che uscirà nella sale nell’autunno dell’anno prossimo: “Ho deciso di venire qui – ha detto nel corso di una conferenza stampa, questo pomeriggio in Sala Ajace -, perché la storia del mio film esigeva il Friuli e questi luoghi, restituendo onestà a ruoli e persone: sono stato ripagato dai posti, che sono una meraviglia, ma soprattutto dalle persone“.

“C’è l’abitudine, che non amo, di rubare dove si ha la possibilità di facilitare il lavoro spacciando le cose per altre – ha continuato -. Io sono venuto qui, dove la vicenda è accaduta, e ho trovato gente che testimoniava la storia antica, una partecipazione autentica importante e quando le persone si sentono parte di una vicenda che un regista racconta, danno di più. La Prima guerra mondiale è stata devastante, c’è ancora bisogno di parlarne”.

Il cast.

Prodotto da Kavac Film con Rai Cinema, e grazie al contributo di Fvg Film Commission Promoturismo Fvg, nel cast del lungometraggio ci sono Alessandro Borghi, già vincitore del David di Donatello come miglior attore protagonista in “Sulla mia pelle” (2018) e uno dei principali interpreti di “Suburra” (2015), Gabriel Montesi, candidato ai Nastri d’Argento nel film di Bellocchio “Esterno Notte” (2022), e Federica Rosellini, premio Nuovo Imaie Talent alla 74ª Mostra del Cinema di Venezia per la sua performance in “Dove cadono le ombre” (2017) di Valentina Pedicini.

La trama del film.

In un’epoca segnata dal furore della Prima Guerra mondiale, il regista Gianni Amelio ci conduce attraverso un intenso “Campo di Battaglia”, dove l’onore e la moralità si scontrano all’interno di una clinica di una grande città del nord Italia, per una profonda riflessione sull’etica medica, l’amicizia e l’amore in tempi di guerra.

Il dottor Stefano Zorzi, interpretato da Alessandro Borghi, trascorre le sue giornate nella “clinica delle esenzioni”, affrontando non solo le ferite fisiche dei soldati provenienti dal fronte, ma anche un intricato labirinto di menzogne che mina l’integrità del suo operato.

Il film immergerà lo spettatore nell’intensità del conflitto personale in cui Stefano si trova a lottare contro la simulazione e l’autolesionismo dei soldati, che cercano disperatamente di sfuggire alla crudeltà della guerra. Questa battaglia quotidiana lo trasforma da medico compassionevole a ispettore risoluto, pronto a portare davanti al Tribunale militare coloro
che vogliono sfuggire al fronte.

A creare ulteriori turbamenti nell’animo di Stefano è il suo vecchio amico, il dottor Giulio Farradi, interpretato da Gabriel Montesi. Profondamente contrario alla guerra, Giulio ha un approccio singolare: invece di guarire, fa ammalare i soldati o li aiuta ad autolesionarsi, per salvarli da un destino oscuro. L’amicizia tra Stefano e Giulio si trasforma in una competizione silenziosa che va oltre la sfera professionale, estendendosi anche alle intricate relazioni sentimentali con la coraggiosa infermiera Anna (Federica Rosellini).

Tuttavia, quando nel 1918 la grande epidemia di febbre spagnola si abbatte sulla città, le linee tra amore, politica e scienza si mescolano pericolosamente. In questo contesto, i due medici sono costretti a confrontarsi con le conseguenze devastanti della malattia, mettendo alla prova le proprie convinzioni e rivelando la fragile natura dell’umanità in tempi di crisi.

Il film girato a Udine e in Friuli.

Oltre a Udine, grande protagonista delle riprese, sulla pellicola compariranno anche Venzone, Tolmezzo, Villa Manin, Cormons e Gorizia. La produzione sta coinvolgendo oltre 20 tecnici e maestranze locali, impegnate sul territorio per 12 giornate di riprese, a cui si sommano le oltre 520 comparse impiegate sul set.