Italia-Israele a Udine: Fedriga soddisfatto, il sindaco De Toni non molto

Le reazioni dopo l’annuncio della partita Italia-Israele allo stadio Friuli di Udine.

Torna la Nazionale italiana allo Stadio Friuli – Bluenergy Stadium di Udine: il prossimo 14 ottobre, la città friulana ospiterà infatti la sfida tra Italia e Israele, valevole per le qualificazioni ai Mondiali del 2026. Una partita importante sul piano sportivo, ma non priva di implicazioni politiche e simboliche, soprattutto in un contesto internazionale segnato da un conflitto più che mai aperto in Medio Oriente.

Ad accogliere con entusiasmo la notizia è stato il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, che ha sottolineato come l’evento sia “il risultato di un lavoro condiviso tra la Regione, la Federazione italiana giuoco calcio e l’Udinese Calcio”. Fedriga ha posto l’accento sul valore strategico di eventi di questa portata per il territorio, ricordando anche il match di Supercoppa UEFA che si terrà ad agosto, sempre a Udine, tra Paris Saint-Germain e Tottenham.

Di tono ben diverso, invece, il commento del sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni. Pur riconoscendo che la città offre “garanzie di sicurezza ed efficienza”, De Toni ha espresso dubbi sull’opportunità della scelta, in un momento segnato dalla recrudescenza della guerra israelo-palestinese.

Fedriga: “Un risultato frutto del lavoro tra Regione, Figc e Udinese”

Portare la Nazionale italiana di calcio a giocare nuovamente a Udine il match del 14 ottobre contro Israele per la qualificazione ai mondiali del 2026, è il risultato di un lavoro condiviso tra la Regione, la Federazione italiana giuoco calcio e l’Udinese Calcio”.

Come evidenziato dalla Regione, l’iniziativa rientra in una strategia che punta a valorizzare il territorio attraverso grandi eventi sportivi e a rafforzare la centralità del Friuli Venezia Giulia nel panorama calcistico nazionale. In questo senso va ricondotto anche un altro grande evento calcistico, il match di Supercoppa Uefa in programma il prossimo 13 agosto, sempre al Bluenergy stadium, che vedrà di fronte Paris Saint-Germain e Tottenham.

“Ringrazio il presidente della Figc Gabriele Gravina e l’Udinese Calcio per il percorso che ci ha portato insieme a questo nuovo importante risultato, che rappresenta un segnale chiaro di quanto il Friuli Venezia Giulia sia ritenuto all’altezza di ospitare manifestazioni sportive di rilievo internazionale”.

“Siamo sicuri – conclude Fedriga – che grazie anche alla collaborazione con il Comune di Udine, come già avvenne anche in occasione della Nation League dello scorso anno, l’incontro al Blunenergy stadium del prossimo 14 ottobre sarà ancora una volta un momento di grande festa per tutto il territorio e per i tantissimi appassionati di sport”.

De Toni: “Pensavamo che Udine avesse già dato il proprio contributo”

“Abbiamo appreso della decisione congiunta di Ministero dell’Interno e di Federcalcio in merito alla prossima gara di Italia-Israele, prevista per ottobre – ha commentato il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni – . Prendiamo atto che la nostra città offre garanzie di sicurezza ed efficienza nell’organizzare un evento di simile portata. Tuttavia riteniamo che, considerate la recrudescenza della guerra, ormai sempre più estesa, e le difficili questioni di sicurezza che la gara con Israele implica, Udine avesse già dato il proprio contributo”.

“Al di là delle considerazioni di opportunità in merito alla gara stessa, la posizione di Udine è, dal primo giorno, orientata alla necessità della pace, testimoniata dalla collaborazione con Rondine e dalla mozione firmata un mese fa da tutti i consiglieri di maggioranza in consiglio comunale, con cui chiediamo il cessate il fuoco, la liberazione degli ostaggi, il diritto ad esistere dello Stato di Palestina come da risoluzione Onu del 1947 e il suo riconoscimento da parte dello stato italiano, il rispetto dei diritti umani e dei bambini e del diritto internazionale. Se Udine ospiterà la gara della nazionale italiana lo farà per spirito istituzionale, per rivendicare per l’ennesima volta la necessità della pace e con l’auspicio che vengano messe in campo tutte le forze necessarie per garantire lo svolgimento in sicurezza dell’evento”.