Il friulano Roitero tra i sei migliori ricercatori italiani nel settore dell’informatica

Kevin Roitero è dottore di ricerca all’Università di Udine.

Kevin Roitero, dottore di ricerca in informatica e scienze matematiche e fisiche del Dipartimento di scienze matematiche, informatiche e fisiche dell’Università di Udine, è fra i sei dottori di ricerca italiani che si sono aggiudicati la seconda edizione del premio con.Scienze della Conferenza nazionale dei presidenti e dei direttori delle strutture universitarie di scienze e tecnologie.

La sua tesi di dottorato, infatti, è stata valutata come la migliore in Italia nel settore dell’informatica. Il premio è destinato alle migliori ricerche scientifiche svolte nei corsi di laurea magistrale e di dottorato di ricerca, nelle sei discipline scientifiche afferenti alla Conferenza.

La tesi di ricerca di Kevin Roitero, intitolata “Cheap IR Evaluation: Fewer Topics, No Relevance Judgements, and Crowdsourced Assessments”, si è svolta nel settore sperimentale dei sistemi di recupero delle informazioni e dei motori di ricerca, ovvero un campo le cui applicazioni sono quotidianamente utilizzate su scala planetaria, dal web ai sistemi di accesso a documenti, dati, cataloghi online.

“I numerosi risultati originali ottenuti – spiega il supervisore della tesi, Stefano Mizzaro, docente di sistemi di elaborazioni delle informazioni del Dmif – contribuiscono all’avanzamento dello stato dell’arte della disciplina. La nuova metodologia proposta, inoltre, è innovativa anche perché basata sul crowdsourcing”.

Ora Roitero si occupa di fake news, come conferma sempre Mizzaro. “Il lavoro di Roitero – aggiunge con soddisfazione – è eccellente, come testimoniano anche i numerosi lavori scientifici già pubblicati e, ora, anche questo importante riconoscimento. Nonostante vari periodi trascorsi all’estero in sedi prestigiose, Kevin continua a collaborare con noi ed è assegnista di ricerca postdoc al Dmif. Attualmente si occupa di un altro tema di impatto sulla vita di tutti noi: combattere le cosiddette fake news individuando la disinformazione tramite tecniche di machine learning e crowdsourcing. Lavora con entusiasmo e competenza, e gli auguro una meritata brillante carriera”.