Libri, gruppi di lettura e giochi con i figli: la cultura varca i cancelli del carcere di Udine

Nuovo protocollo a favore dei detenuti del carcere di Udine.

Firmato un nuovo protocollo d’intesa che rafforza il ponte tra il carcere e la città di Udine, portando dentro le mura cultura, lettura, socialità e occasioni di riscatto. Il Comune di Udine, la Casa Circondariale, l’Associazione Icaro Volontariato Giustizia ODV, il Garante dei diritti delle persone private della libertà personale e il CPIA (Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti) hanno siglato un accordo che rinnova e potenzia un’esperienza già avviata, mettendo al centro l’accesso alla cultura come strumento di crescita personale e collettiva per le persone detenute.

L’accordo, firmato nei giorni scorsi alla presenza dell’assessore alla Cultura Federico Pirone, della direttrice del carcere Tiziana Paolini, del garante Andrea Sandra e dei rappresentanti dell’Associazione Icaro, mira a contrastare l’isolamento, rafforzare la relazione con l’esterno e offrire alle persone recluse occasioni concrete per costruire un nuovo percorso di vita.

Tra i punti cardine del protocollo: il potenziamento della biblioteca interna della casa circondariale grazie alla collaborazione con la Biblioteca Civica Joppi, con l’arrivo di nuovi libri — anche in lingua straniera — riviste, materiali multimediali, e l’attivazione di servizi di prestito bibliotecario e interbibliotecario. A queste iniziative si affiancheranno gruppi di lettura, cineforum e, potenzialmente, incontri con autori e autrici. Particolare attenzione sarà dedicata ai detenuti stranieri, con materiali specifici per l’apprendimento della lingua italiana.

Non solo libri: il progetto include anche laboratori creativi, percorsi legati alla narrazione, alla scrittura, all’educazione all’immagine, e momenti di confronto pensati per stimolare il pensiero critico e rafforzare la consapevolezza di sé e degli altri. Una dimensione educativa che va oltre la formazione scolastica, abbracciando anche il gioco come strumento culturale.

In questo senso, sarà coinvolta anche la Ludoteca comunale, che parteciperà attivamente alle attività grazie al progetto “Una domenica in famiglia”. L’iniziativa prevede momenti ludico-educativi dedicati ai detenuti e ai loro figli, con l’obiettivo di ricreare spazi di relazione familiare in un contesto sereno e accogliente, nonostante la detenzione.

“Questa firma avviene in prossimità della conclusione dell’intervento di ristrutturazione del carcere, che porterà benefici non solo alle persone detenute e a chi qui lavora, ma a tutta la nostra comunità – ha affermato l’assessore Federico Pirone -. Portare libri, lettura e cultura all’interno del carcere significa attuare i valori della Costituzione italiana e investire su un futuro diverso per le persone. La biblioteca è uno spazio di ascolto, relazione e consapevolezza, capace di restituire dignità e possibilità di riscatto”.

Pirone ha infine sottolineato l’importanza del lavoro condiviso: “Crediamo fortemente nell’alleanza tra istituzioni, mondo della formazione, volontariato e terzo settore per rigenerare spazi, relazioni e percorsi di vita. È così che si costruisce una comunità più giusta e più umana”.