Niente accordo e tra il Sindacato Autonomo Polizia Locale (Sapol) e l’Amministrazione comunale di Udine. L’incontro dello scorso venerdì, atteso come occasione di dialogo per affrontare le criticità operative e di sicurezza del Comando della Polizia Locale, si è rivelato un nulla di fatto.
La riunione era stata convocata come impegno successivo alla procedura di conciliazione davanti al Prefetto del 28 luglio scorso, quando il sindacato aveva ufficialmente proclamato lo stato di agitazione. Tuttavia, le speranze di trovare una via condivisa si sono infrante contro un muro di silenzio e chiusura.
Al centro delle rivendicazioni sindacali ci sono problemi annosi e irrisolti: la mancanza di adeguate dotazioni protettive, l’assenza di percorsi di formazione continua, la carenza di personale che grava su turni già estremamente pesanti, il mancato riconoscimento delle indennità per i servizi straordinari, e un livello di stress organizzativo ormai giudicato insostenibile dagli operatori.
Il sindacato si dice ora pronto a fare il passo decisivo: proclamare lo sciopero. Una misura estrema, ma, secondo Sapol, inevitabile dopo mesi di segnalazioni rimaste inascoltate.