Nuovi equilibri nel centrodestra, in forse la ricandidatura di Fontanini

Con la vittoria di Fdi, chi sarà il candidato sindaco a Udine?

Fratelli D’Italia ha sbaragliato tutti e di questo il centrodestra dovrà tenere conto anche in vista delle elezioni del nuovo sindaco di Udine.

Lo schiacciante risultato del partito della Meloni, che ha il triplo delle preferenze della Lega anche in città, sposta gli equilibri di forza della coalizione, equilibri che conteranno alla prossima tornata elettorale: se la ricandidatura di Massimiliano Fedriga alla Regione non è in dubbio (Walter Rizzetto, riconfermato deputato di Fdi ha già assicurato su questo fronte), i nuovi pesi potrebbero mettere in forse quella di Pietro Fontanini. Fermo restando una premessa: lo stesso Fontanini non ha sciolto le riserve sulla sua disponibilità ad un secondo mandato.

Fdi, comunque, difficilmente consentirà che gli altri partiti dimentichino il peso che gli ha dato le politiche: il capogruppo in consiglio comunale, Luca Onorio Vidoni, ha sempre detto che Fratelli d’Italia è il primo partito e di questo la coalizione dovrà tenere conto per quanto riguarda le strategie per le amministrative. D’altronde, Fdi ha ottenuto in città il 26,38 per cento (è il primo partito) contro il 7,80 per cento della Lega di cui Fontanini è espressione.

La situazione del capoluogo friulano, però, è complessa: il Pd ha tenuto abbastanza, raggiungendo il 21,53 per cento di preferenze (secondo partito in città) e dimostrando di avere uno zoccolo duro di elettori. Udine storicamente ha un elettorato moderato e di questo il centrodestra dovrà tenere conto nella scelta del candidato sindaco. Non solo: alle prossime amministrative mancherà l’eventuale traino delle politiche, senza contare che da qui alle comunali passeranno sette mesi difficili, tra inflazione e caro bollette, un banco di prova per il nuovo Governo che dovrà dimostrare di essere all’altezza delle aspettative, per non perdere il consenso.