Omicidio Toffoli, serve un traduttore per capire le intercettazioni dell’imputato

Un traduttore per capire cosa ha detto l’imputato dell’omicidio Toffoli alla madre.

Serve un esperto del dialetto di San Severo, in provincia di Foggia, per tradurre in italiano le intercettazioni di alcune telefonate tra Vincenzo Paglialonga, imputato per l’omicidio di Lauretta Toffoli, e sua madre: i due, infatti, hanno parlato in dialetto stretto e questo ha spinto il Tribunale di Udine a ingaggiare qualcuno in grado di capirlo.

L’imputato ieri, 7 giugno, non si è presentato davanti alla Corte di Assise di Udine per motivi di salute e per paura della propria incolumità. Paglialonga sarà sottoposto a perizia psichiatrica per valutare sia la sua capacità di intendere e volere sia quella di stare a giudizio e la sua pericolosità sociale. Ad occuparsene sarà lo psichiatra Marco Stefanutti, nominato dal Tribunale, mentre il pm Claudia Finocchiaro ha nominato come proprio consulente lo psichiatra Corrado Barbagallo. L’uomo, 41enne, è accusato di aver ucciso la sua vicina di casa, Lauretta Toffoli, ammazzata con 38 coltellate nella sua casa Ater di via della Valle, il 7 maggio 2022.