Udine mette mano al piano regolatore: ecco cosa potrebbe cambiare

Udine, avviato l’iter per la conformazione del piano regolatore al piano paesaggistico della Regione Fvg.

É al via l’iter per la “conformazione” del piano regolatore del Comune di Udine al piano Paesaggistico Regionale. L’obiettivo dell’amministrazione comunale è quello di arrivare al riconoscimento e tutela dei differenti valori naturali, ambientali e culturali del territorio comunale e alla valorizzazione delle aree urbane dei centri storici e delle periferie.

“Abbiamo avviato un procedimento articolato e particolarmente impegnativo – spiega l’assessore alla Pianificazione Territoriale Andrea Zini -. Assieme ai professionisti incaricati i nostri tecnici procederanno a una profonda integrazione, aggiornamento e revisione dello strumento urbanistico comunale. L’attività coinvolgerà trasversalmente diverse competenze e Servizi e servirà a definire come integrare il Piano Regolatore. É probabile che dovremo perfezionare le misure di tutela per alcuni elementi, ma questo non significherà un appesantimento burocratico per i cittadini, anzi, probabilmente ci sarà uno snellimento delle procedure autorizzative”.

Il raggruppamento temporaneo di professionisti, tra i quali architetti e paesaggisti, un archeologo e un forestale, guidati all’architetto Paola Cigalotto, è incaricato alla redazione di una bozza della variante per la fine del 2023; seguiranno nel 2024 alcuni tavoli tecnici con Regione e Soprintendenza, interlocutori istituzionali con cui sarà necessario confrontarsi prima dell’adozione della variante urbanistica, che avverrà probabilmente nel 2025.

Gli elementi da sottoporre ad analisi.

Alcuni elementi che verranno sottoposti all’analisi sono, ad esempio, le aste fluviali di Torre e Cormor, le rogge, il verde urbano, le connessioni ciclabili, e tutto il patrimonio del centro storico primario. Analogamente saranno considerate anche le aree compromesse e degradate, in una prospettiva di recupero, rigenerazione e trasformazione, per uno sviluppo sostenibile e una migliore qualità dell’ambiente e della vita dei cittadini.

Il Piano Paesaggistico Regionale individua puntualmente le reti di connessione fra i vari elementi caratterizzanti il paesaggio: la Rete Ecologica, la Rete dei Beni culturali e la Rete della Mobilità lenta; per valorizzarle le strategie della Regione, e conseguentemente del Comune, sottolinea una nota dell’amministrazione, “saranno improntate alla minimizzazione del consumo di suolo, alla protezione della biodiversità, al miglioramento dei servizi ecosistemici, alla riqualificazione e riuso del costruito e al turismo sostenibile”.