Champagne al bicchiere, cruditès e muset, rinasce a Udine il Piccolo Bar

La riapertura del Piccolo Bar a Udine.

Champagne acquistabile a bicchiere, da gustare con prelibate cruditiés di pesce, dalle ostriche ai gamberi, e al “crudo” per eccellenza, cioè il miglior prosciutto di San Daniele, declinato nelle diverse stagionature. Un menù da favola che si propone all’esterno, in un bel sottoportico nel cuore della città, o all’interno, in un’atmosfera ricercata ma informale, tipica di un ambiente metropolitano e internazionale, con  lampadari di paglia provenienti dalla Russia, e comodissime “selle” in cuoio. È il mix di successo che ha creato l’imprenditore Carlo Dall’Ava nella centralissima via Rialto a Udine, nello stesso composito edificio che ospita il municipio.

Piccolo Bar ha pensato di offrire ai cittadini e agli ospiti, spesso stranieri, che giungono in città una proposta del tutto originale: un luogo con uno spiccato spirito da enoteca – sono moltissime le etichette di gran livello che si possono trovare, friulane, italiane ed estere – che apre a esperienze culinarie originali negli abbinamenti. La prima garanzia di qualità arriva dalla modalità in cui il menù è costruito: sono l’esperienza e gli assaggi verificati uno ad uno e più volte dello stesso Carlo Dall’Ava a sdoganare le proposte che l’ambiente propone ai suoi ospiti. Un palato molto molto esigente, il suo, educato in anni di importanti frequentazioni e dal piacere innato per la tavola di qualità.

Di più: per la tavola che fa vivere un’esperienza e permette di archiviare un ricordo indelebile. È da queste premesse che è nata questa nuova realtà, in cui Dall’Ava non ha timore a proporre le ostriche e i tipici prodotti della tradizione friulana – come il classicissimo “muset”, ovvero il cotechino -, perché ogni gusto è presentato al meglio e con abbinamenti sicuramente azzeccati.Esclusivo per originalità e innovazione, Piccolo Bar non lo è per i prezzi praticati. Un’esperienza sublime a un costo sostenibile. Il concetto di stile del locale è della ‘Visual Display’ di Giorgio Di Bernardo, di grande professionalità enologica lo staff.