I ragazzi ricoverati raccontano in musica sogni e paure, il video

Il laboratorio al Gervasutta con Remo Anzovino.

Hanno raccontato desideri, paure, sogni e sentimenti; hanno scelto le parole per esprimere al meglio la loro parte più profonda; hanno cercato gli accordi e i suoni giusti per scoprire le loro emozioni: è nata così Cielo Rosso, la canzone scritta e poi cantata da un gruppo di ragazzini ricoverati all’Istituto Gervasutta di Udine.

Una canzone figlia del laboratorio di songwriting, condotto dal maestro Marzo Anzovino in collaborazione con l’AsuFc e l’Associazione Abio (Attività per bambini e adolescenti negli ospedali) che è stato possibile anche grazie al sostegno di un donatore privato: il progetto si è concluso il 28 febbraio con la presentazione del videoclip.

Il brano è stato creato tra gennaio e febbraio da una decina di ragazzi, accompagnati nel percorso non solo dal musicoterapeuta Anzovino, ma anche da una volontaria dell’Abio e da due educatori di NeuroPsichiatria dell’Infanzia e Adolescenza. Per i giovani, è stata un’iniziativa che ha permesso loro di vivere un’esperienza di gruppo emozionante ed indimenticabile e di poter compiere un viaggio introspettivo nelle proprie radici emotive, in un lavoro sinergico all’interno di un clima di collaborazione e spirito di condivisione continuo.

“Le canzoni sono balsamiche – commenta Anzovino -, soprattutto in adolescenza, tolgono gli angoli più spigolosi e pungenti al dolore, ti portano altrove, ti fanno volare con la fantasia fino al punto da farti star meglio nei fatti, nella realtà. Una canzone può salvarti e sollevarti in determinati momenti della giornata, ti tende la mano, riesce a farti cambiare l’umore. Il compito di ogni essere umano è quello di esprimere la propria umanità: i ragazzi, cantando le parole che scrivono, svolgono questo compito, scoprendo la loro unicità. È stato un continuo stupirsi e coinvolgerci, perché sono sempre le emozioni che ci permettono di vivere un cambiamento e quando i ragazzi riescono a sentirle, ritrovano la strada, passando anche tra i ghiacci o nella lava della sofferenza”.

In questo percorso educativo-terapeutico, i ragazzi sono passati dall’ascolto delle voci dei loro cantanti preferiti, alla scoperta delle voci dei compagni, fino a far ascoltare la propria, imparando ad accettare e ad accettarsi, a mostrarsi per ciò che si è. Hanno imparato a “lasciarsi andare” nel gruppo, ad esprimersi con gli altri dentro un’esperienza di coraggio e di libertà, un mezzo cosciente e positivo per la loro crescita ed il loro sviluppo di relazione, che ha fatto emergere le loro capacità, i loro talenti, i loro sentimenti, i loro pensieri e attraverso il linguaggio della canzone ha permesso loro di condividerli con il mondo esterno grazie anche al videoclip realizzato dai ragazzi con il videomaker Matteo Pavanello.

Ecco il video di Cielo Rosso, scritto e cantato dai ragazzini del Gervasutta:

YouTube video