Lo stadio Friuli sarà il primo senza fumo.
Lo stadio di Udine è pronto a diventare il primo impianto completamente “senza fumo” d’Italia. È questo l’obiettivo al centro del nuovo accordo tra Udinese Calcio e BAT Italia, annunciato da Andrea Di Paolo, presidente di BAT Trieste e vicepresidente di BAT Italia, che ha confermato all’Ansa l’avvio di una collaborazione destinata a cambiare il modo di vivere il tifo al Bluenergy Stadium.
Un percorso già avviato.
Il progetto rappresenta la naturale evoluzione del percorso iniziato all’avvio della stagione 2025/26, quando — con la ripresa delle partite casalinghe — fu inaugurato il primo settore interamente smoke free, collocato nella Tribuna Laterale Nord e dedicato alle famiglie. Quel debutto aveva segnato la prima concreta applicazione della campagna “One Mission, One Planet”, promossa da Fondazione Marevivo insieme a BAT Italia, Udinese Calcio, la start-up JustOnEarth, con il patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia e del Comune di Udine.
L’obiettivo era, e resta, quello di ridurre le emissioni di CO₂ e contrastare il littering nelle zone interne e limitrofe agli impianti sportivi. Con l’avvio del settore smoke free, infatti, sono anche iniziati i monitoraggi sulle emissioni di anidride carbonica nei giorni delle partire, sull’abbandono di rifiuti allo stadio e nelle zone limitrofe.
La nuova fase.
A partire da quell’esperienza, il progetto entra ora in una nuova fase. “Abbiamo un accordo con la società sportiva Udinese Calcio: il progetto è fare dello stadio di Udine il primo stadio in Italia ‘senza fumo’”, ha dichiarato Di Paolo. La creazione della “tribuna smoking free” è soltanto il passo di un percorso che, sottolinea Di Paolo, “continuerà con nuove iniziative fino al nostro obiettivo finale”.
Il progetto si inserisce in un contesto ambientale significativo: secondo le stime, per compensare le emissioni di CO₂ di una sola partita servirebbero fino a 2.500 alberi all’anno, mentre il calcio europeo produce ogni anno circa 750 tonnellate di rifiuti, in gran parte plastica e cicche di sigaretta — materiali che non sono biodegradabili.




