Nella ginnastica ritmica ora c’è anche l’elemento The Dragas.
Un nuovo traguardo internazionale per la ginnastica ritmica italiana porta la firma di Tara Dragaš, atleta dell’Associazione Sportiva Udinese e in forza alle Fiamme Oro. Alla giovane ginnasta è stato ufficialmente riconosciuto un elemento tecnico che d’ora in poi porterà il suo nome nel codice dei punteggi internazionale della disciplina.
La conferma è arrivata dal Comitato tecnico della ginnastica ritmica internazionale, che ha ratificato l’inserimento dell’elemento denominato “The Dragas” durante la riunione svoltasi a Losanna dal 5 all’8 luglio. Il nuovo movimento verrà inserito nell’Appendice 3 del codice dei punteggi, riservata alle difficoltà corporee dedicate alle atlete, e sarà in vigore ufficialmente a partire dai Campionati del Mondo di Rio de Janeiro, in programma dal 20 al 24 agosto 2025.
Cos’è “The Dragas”.
L’elemento che ha portato Dragaš a questo prestigioso riconoscimento è stato eseguito con successo durante la tappa di Coppa del Mondo di Milano, tenutasi dal 18 al 20 luglio: si tratta di un Arabesque con rotazione di 360 gradi, in cui la gamba posteriore viene sollevata orizzontalmente sostenuta dalla mano, mentre il busto si flette all’indietro fino a raggiungere la linea orizzontale. Il valore base è fissato a 0.4 punti, con un incremento di +0.2 per ogni ulteriore rotazione.
“Siamo estremamente orgogliosi di Tara e di questo straordinario risultato – ha dichiarato il presidente dell’ASU, Alessandro Nutta –. Dare il nome a un elemento è un riconoscimento che pochissime ginnaste al mondo possono vantare. Tara è il futuro della ginnastica ritmica italiana, e per noi è un onore accompagnarla in questo cammino”.
Dragas come Agiurgiuculese e Sofia Raffaeli.
Con questo inserimento, Tara Dragaš diventa la terza ginnasta italiana a dare il nome a un elemento nel codice ufficiale, dopo Alexandra Agiurgiuculese e Sofia Raffaeli. Prossimo banco di prova per la giovane stella dell’ASU saranno proprio i Mondiali di Rio, dove è attesa per eseguire nuovamente il suo “The Dragas”,