Udine si prepara a celebrare i suoi patroni Ermacora e Fortunato

Benedizione alla città di Udine - 1

Le celebrazioni a Udine per i patroni Ermacora e Fortunato.

La Chiesa udinese celebra i suoi patroni: il primo vescovo aquileiese Ermacora e il diacono Fortunato. Due le solenni celebrazioni in città a Udine: i Primi vespri della vigilia, 11 luglio, e la Messa solenne del 12 luglio, con benedizione alla città e una liturgia completamente rinnovata grazie alla nuova edizione del “Proprio delle Messe” diocesano. Il 12 luglio celebrazione anche ad Aquileia con i Vescovi delle quattro Diocesi della regione e il card. Oscar Cantoni.

“Celebrare i Santi patroni Ermacora e Fortunato significa ritornare alle radici della fede in Gesù Cristo, nostro Salvatore, che ci è stata trasmessa nel corso dei secoli. Ma farlo restando aperti al futuro». Così l’arcivescovo monsignor Riccardo Lamba guarda alla solennità dei Patroni della Chiesa udinese, che a partire dalla sera di venerdì 11 e fino a sabato 12 luglio saranno celebrati con solennità in tutta l’Arcidiocesi di Udine come nella Chiesa “sorella” di Gorizia. «Il futuro – prosegue mons. Lamba, anticipando i temi che offrirà all’Arcidiocesi durante le celebrazioni patronali – chiede a tutti noi un’apertura al dialogo con il mondo nella sua complessità, ma anche nelle opportunità che offre per una nuova evangelizzazione da vivere non da soli, ma in unità. La comunione nella Chiesa di Udine può essere il punto di forza sul quale, anche in futuro, far leva per la nuova evangelizzazione”.

I suggestivi Primi vespri in Cattedrale

Venerdì 11 luglio, alle 20.30 in Cattedrale a Udine, mons. Riccardo Lamba aprirà le celebrazioni solenni per i Santi Patroni Ermacora e Fortunato celebrando i Primi vespri celebrati ai sacerdoti, ai diaconi e ai fedeli. La celebrazione è arricchita da alcune caratteristiche sue peculiari, derivanti dalla tradizione aquileiese: saranno presenti le croci astili delle Pievi storiche dell’Arcidiocesi, ornate con nastri e fiori, e si cantano le acclamazioni aquileiesi per invocare l’intercessione dei santi di Aquileia e la loro protezione sulla Chiesa udinese. Alcuni dei Salmi saranno cantati secondo le antiche e preziose tonalità patriarchine, retaggio del Patriarcato aquileiese.

Sabato 12 luglio, Messa e benedizione della città di Udine

Sabato 12 luglio, solennità dei Santi Ermacora e Fortunato, alle ore 10.30, sempre in Cattedrale a Udine, mons. Riccardo Lamba presiederà la solenne Eucaristia durante la quale – peraltro – saranno proclamate la sequenza che ricorda il martirio dei due Santi e la professione di fede secondo la formula aquileiese.

Al termine della liturgia, alle 11.30 circa, dal sagrato della Cattedrale si terrà la benedizione della città di Udine, di cui Ermacora e Fortunato sono patroni. Attorno alle reliquie dei Santi Patroni, le parrocchie della città saranno rappresentate dalle rispettive croci astili addobbate.

Ad Aquileia con il cardinale Oscar Cantoni

Udine, tuttavia, non sarà l’unico fulcro dei momenti celebrativi. Ad Aquileia, infatti, sarà l’arcivescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni, a presiedere sabato 12 luglio, alle ore 19, la solenne concelebrazione in onore dei Santi Ermacora e Fortunato. Al rito saranno presenti i vescovi della regione e rappresentanti dell’episcopato sloveno ed austriaco.

Alle 18, nella basilica aquileiese, il card. Cantoni offrirà una lectio magistralis sul tema «Sorella e figlia: la diocesi di Como nel Patriarcato di Aquileia». Vi è uno stretto e millenario legame, infatti, tra Aquileia e la Diocesi di Como: tra il 606 e il 608 la Chiesa comasca si staccò dalla metropolia di Milano per abbracciare quella di Aquileia, divenendo una diocesi suffraganea (ossia giuridicamente subordinata) del Patriarcato aquileiese e adottando, peraltro, il rito patriarchino. La Diocesi comasca rimase suffraganea del Patriarcato di Aquileia per oltre mille anni, fino alla soppressione di quest’ultimo (1751), quindi passò sotto la giurisdizione di Gorizia e, infine, approdò alla provincia ecclesiastica milanese (1789). Il card. Cantoni, nel suo intervento, ripercorrerà dunque questo lungo e storico legame tra Chiese sorelle.

Celebrare i Santi Patroni: una nuova liturgia

La liturgia dei Santi Patroni Ermacora e Fortunato è stata riveduta in modo importante nella nuova edizione del “Proprio delle Messe” dell’Arcidiocesi di Udine, entrata in vigore a Pasqua 2025 e che, quindi, sarà celebrata per la prima volta nella nuova forma proprio il 12 luglio. Il “Proprio” è una serie di formulari e orazioni per ricordare, nelle Messe, le figure di santità del territorio diocesano. Primi tra tutto, appunto, i Santi Ermacora e Fortunato. “La ratio della nuova edizione è una più accurata attenzione alle fonti della nostra tradizione liturgica”, afferma il direttore dell’Ufficio liturgico diocesano, mons. Loris Della Pietra. «Pensiamo al recupero delle letture bibliche per la solennità dei Santi Ermacora e Fortunato attestato nei libri liturgici aquileiesi o l’introduzione di alcune parti mancanti. E poi un miglioramento della traduzione dei testi, sia nel rispetto del testo d’origine, sia anche in vista di una resa che ne permettesse la chiarezza e il canto in una normale assemblea liturgica», spiega ancora mons. Della Pietra.

Chi erano Ermacora e Fortunato

Secondo il Catalogo episcopale aquileiese, Ermacora e Fortunato furono, nel terzo secolo d.C., il primo Vescovo di Aquileia e il suo diacono. La “passio” dei due martiri, in cui la storia si mescola alla tradizione, ne colloca la vicenda al tempo dell’imperatore Nerone. Si racconta che l’apostolo Pietro, mentre si trovava a Roma, incaricò il discepolo ed evangelista Marco di diffondere la buona novella nella città di Aquileia. Dopo aver svolto la sua missione per alcuni anni, convertendo numerosi aquileiesi e formando la prima comunità cristiana del luogo, Marco desiderò far ritorno a Roma per rivedere Pietro. Egli condusse con sé Ermacora, uomo scelto dalla comunità per le sue provate virtù di fede, affinché fosse consacrato vescovo da Pietro in persona.

Rientrato ad Aquileia, Ermacora svolse un’intensissima attività pastorale, poi coadiuvato dal diacono Fortunato. Sempre più impaurito dalle minacce dei suoi sacerdoti, il preside aquileiese Sebasto decise di arrestare Ermacora, prima di farlo decapitare insieme a Fortunato; la condanna fu eseguita di nascosto, in carcere e di notte, per timore di tumulti. I loro corpi furono raccolti da tre fedeli aquileiesi, Ponziano, Gregorio e Alessandria, e sepolti nel recinto funerario di quest’ultima, in un cimitero non lontano dalle mura della città.

Avvicinarsi alla solennità: sui social diocesani una “novena digitale”

Da venerdì 4 e fino al 12 luglio i profili social Instagram e Facebook dell’Arcidiocesi di Udine pubblicano dei brevi contenuti quotidiani per avvicinarsi alla solennità dei Santi Patroni. Una specie di “novena digitale” con piccoli approfondimenti storici e liturgici e, ogni giorno, una diversa intenzione di preghiera.