A Udine il vertice internazionale sul futuro dell’acqua potabile

L’evento.

La sicurezza dell’acqua potabile è la sfida del futuro. Una sfida che Cafc ha già vinto essendo stato il primo ente gestore ad adottare il piano di sicurezza delle acque.

Sull’ampliamento di queste buone pratiche è incentrato il vertice internazionale della due giorni, 28 e 29 novembre, a Udine, nella sede in viale Palmanova: Cafc ha voluto chiamare a  raccolta tutte le parti in causa, dall’Organizzazione mondiale della sanità, al ministero dell’Ambiente, dall’Istituto superiore sanità a tutti gli altri sei enti gestori, dalla Regione Fvg all’Arpa sul tema: “Dalle linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità all’implementazione di nuovi modelli regionali”.

I Piani di sicurezza acque “costituiscono il modello preventivo più efficace per garantire la buona qualità delle acque fornite e la protezione della salute dei consumatori attraverso misure di controllo integrate, estese a tutta la filiera idrica, secondo gli indirizzi delle linee guida sviluppate dall’Iss e dal ministero sulla base dei principi dell’Oms”, dichiara il presidente del consorzio, Salvatore Benigno. 

Il nostro territorio si candida a diventare il modello virtuoso da esportare a livello nazionale, essendo stato anticipatore nel creare il tavolo di lavoro congiunto fra i sette gestori idrici, la direzione centrale  salute, politiche sociali e disabilità, Arpa Fvg e l’Autorità unica per i servizi idrici e i rifiuti (Ausir) con l’obiettivo di dare il via al primo piano che è stato adottato l’anno scorso. Entro il 2025, tutto il paese dovrà dotarsi di questo strumento a tutela del bene-acqua e della collettività. 

Il meeting si apre giovedì alle ore 9:30, con gli interventi del presidente del Cafc Salvatore Benigno, del sindaco di Udine Pietro Fontanini, del presidente dell’Istituto superiore sanità Silvio Brusaferro e del presidente della Regione Massimiliano Fedriga. 

Su acqua potabile e igiene pubblica è incentrata la lectio magistralis di Fabio Barbone, direttore scientifico del Burlo Garofalo di Trieste, a seguire gli interventi dei rappresentanti dell’Oms Oliver Schmoll e John Fawell. Dal ministero, Pasqualino Rossi inquadrerà lo scenario normativo europeo e nazionale, mentre dall’Iss Luca Lucentini affronterà le esperienze dei Piani di sicurezza acque la cui applicazione pratica sarà al centro, nel pomeriggio – dopo gli interventi sulle azioni proprie della conferenza stato-regioni e dell’Arpa –  delle analisi applicative da parte di tutti gli enti gestori: Cafc, AcegasApsAmga, Acquedotto del Carso, HydroGEA, Acquedotto Poiana, Irisacqua, LTA (ore 15:30).

L’evento è rivolto ai gestori del servizio, agli operatori dei dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie, alle sgenzie ambientali regionali e agli altri enti pubblici coinvolti  nella gestione e nel controllo della filiera delle acque potabili. La seconda giornata, venerdì, è focalizzata sul confronto fra i vari Piani di sicurezza acque per armonizzare le pratiche.