Premio di laurea in memoria dello scrittore Berni: la prima edizione a Matteo Comerio

Assegnata la 1° edizione del premio di laurea Emanuele Berni.

La lingua italiana e la memoria di uno scrittore si incontrano nel nome della cultura: è stato assegnato a Matteo Comerio, giovane laureato magistrale in Italianistica all’Università di Udine, la prima edizione del premio di laurea “Il Mulino a Nordest”, istituito in memoria dello scrittore Emanuele Berni. Originario di Ronchi dei Legionari e già allievo della Scuola Superiore “di Toppo Wassermann”, Comerio si è aggiudicato il riconoscimento – del valore di 1500 euro – con una tesi di storia della lingua dedicata alle “Antiche rime venete”.

Il premio, promosso dall’associazione “Il Mulino a Nordest” con il sostegno di Alma Maranghini Berni e in collaborazione con il Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale dell’Ateneo friulano, è riservato a tesi magistrali su letteratura, storia della lingua e filologia italiana. La commissione ha inoltre attribuito una menzione speciale a due finaliste: Nicole Valeri, di Fiume Veneto, con un lavoro su Nievo e Balzac, e Ilaria Olivo, di Tricesimo, con una tesi su Amalia Nizzoli.

“In questa Italia – ha detto Alma Maraghini Berni – ,espressione geografica, come diceva il Metternich, unita nelle cerimonie ufficiali, divisa nella vita reale, la prima a sparire sarà la lingua, vaso di coccio, stretto tra idiomi emergenti di potenzialità socio economiche smisurate. Insieme a lei o poco dopo, ma questo a causa di un fenomeno mediatico mondiale, scompariranno anche i libri, nella veste in cui li conosciamo da secoli, sostituiti da marchingegni elettronici azionati forse dallo sguardo o dal pensiero. Peccato perchè l’umanità rinuncerà una volta di più ad uno dei piaceri più raffinati dell’erotismo intellettuale: sfogliare un libro come fossero le vesti di un’amante infinita che si scopre nuova di pagina in pagina”.

Le tesi di laurea

Comerio ha ottenuto il riconoscimento grazie alla sua tesi di laurea intitolata: “Ritorno alle «Antiche rime venete». Edizione e commento dei sonetti in pavano e in veronese rustico del secolo XV (con due inediti)”, relatore Vittorio Formentin, correlatore Alessio Decaria.

La tesi di Valeri, già allieva della Scuola superiore, è invece dedicata a “Nievo e Balzac: percorsi del romanzo europeo nel secondo Ottocento”, relatrice Silvia Contarini, correlatrice Sara Cerneaz. Olivo si è laureata con una tesi dal titolo “Scrivere o riscrivere l’Oriente? Le «Memorie sull’Egitto» di una conservatrice rivoluzionaria: Amalia Nizzoli”, relatrice Silvia Contarini, correlatrice Patrizia Quattrocchi.

La commissione

La commissione giudicatrice era formata dai Alma Maraghini Berni, da Carlo De Monte per l’associazione culturale “Mulino a Nordest” e da due docenti dell’Università di Udine, Silvia Contarini e Alvise Andreose.

Fiorentino d’origine, ma friulano d’adozione, Emanuele Berni ha vissuto a Pagnacco. Ha collaborato con diverse riviste di storia fiorentina e ha vinto premi di poesia. Ha pubblicato scritti sulla storia di Firenze, romanzi e racconti, fra cui “In nome del figlio”, uscito nel 2019.

La premiazione di Ilaria Olivo.

La premiazione di Nicole Valeri.