Ztl e area pedonale a Udine, al via due raccolte di firme per bloccarle

Raccolta firme contro la ztl a Udine.

E’ dagli anni ’90 che ormai si parla di ztl a Udine ed è dagli anni ’90 che puntualmente, le modifiche al regime della viabilità cittadina incontrano resistenze. Non accade diversamente questa volta: la nuova zona a traffico limitato, così come la nuova area pedonale, partiranno il 2 aprile e, in vista della loro entrata in vigore, sono scattate le raccolte di firme per bloccarle.

Una, avviata da alcuni commercianti, mira in particolare ad evitare la chiusura al traffico della parte alta di via Poscolle, di via Canciani e di via Battisti: i negozianti, infatti, sono preoccupati dal fatto che il provvedimento provochi danni alle attività commerciali, lasciando piazza XX Settembre ancora più vuota.

L’altra petizione è nata dal consigliere comunale Stefano Salmé che ha creato il comitato Centro Storico Bene Comune e ha reso pubblico il testo con critiche e richieste: le prime, sottolineano il fatto che la nuova ztl aumenterà il traffico sul ring esterno della città, intaserà i parcheggi, comporterà un onere per residenti e operatori economici (con il costo del pass) e penalizzerà le attività all’interno della ztl rispetto a quelle che possono godere di parcheggi gratuiti.

La richiesta finale è quindi di revocare la ztl e di introdurre, al suo posto, zone a traffico pedonale privilegiato, con limite di velocità a 30 chilometri orari, sensi unici, precedenza ai pedoni e una tariffazione della sosta veicolare sugli spazi pubblici stradali con agevolazioni tariffarie o anche gratuità per la sosta dei residenti.

Salmé, tra l’altro, ha annunciato che nei prossimi giorni verrà vagliata la possibilità di una convergenza con altre realtà associative che hanno manifestato una sensibilità comune sul tema, per portare avanti un fronte unito contro la ztl così come immaginata dalla giunta De Toni.