Addio a Giovanni Marzona, il partigiano Alfa che combatté per la sua Carnia

Giovanni Marzona era originario di Villa Santina

E’ scomparso stamattina Giovanni Marzona, il partigiano che col nome di battaglia “Alfa” combattè per la libertà della sua Carnia.

Marzona, che avrebbe compiuto 95 anni tra pochi giorni, era originario di Villa Santina; proveniente da una famiglia di antifascisti era un bambino quando scelse le montagne per combattere, partecipando con la Brigata Osoppo alla battaglia per liberare la Carnia, diventata zona libera. Dopo la guerra, aveva scelto di vivere a Milano: era iscritto alla Sezione di Quarto Oggiaro e faceva parte della Presidenza Onoraria dell’Anpi provinciale di Milano.

“Noi volevamo un mondo migliore. Tutti quelli che sono morti, non sono morti senza sapere perché. Quando morivi in guerra perché qualcuno voleva un impero, tu morivi senza sapere: a te non interessava l’impero – aveva detto in una intervista, il 24 aprile dell’anno scorso -. Quando andavi in montagna, lo facevi per cercare la tua libertà. Sei andato a morire per la tua libertà e la libertà di tutti. Stavamo resistendo perché si voleva un’Italia migliore, la democrazia, la libertà. Questo i ragazzi devono sapere, che siamo tutti uguali. Che bisogna combattere i prepotenti“.

A dare notizie della sua scomparsa, è stato il presidente dell’Anpi di Milano, Roberto Cenati, in una nota dove ha ricordato il suo instancabile lavoro per tramandare la memoria ai giovani con la sua testimonianza nelle scuole.

“Era una persona straordinaria, attaccatissimo all’Anpi, ai valori della Costituzione, dell’antifascismo, della Resistenza – ha sottolineato Cenati -. Qualche anno fa aveva ricevuto l’attestato di benemerenza dal Comune di Milano. Giovanni non si risparmiava mai: si recava sempre nelle scuole, per trasmettere ai giovani gli ideali nei quali credeva profondamente. Giovanni mi mancherà tantissimo mancherà tantissimo all’Anpi, a tutti noi. Lo ricorderemo sempre per la sua dirittura morale, la sua saggezza, la sua passione per la libertà, per la pace, per la realizzazione di un mondo migliore – ha concluso -. Ai familiari esprimo anche a nome dell’Anpi Provinciale di Milano commossa e affettuosa vicinanza”.