Tre richiedenti asilo fuggono dalla caserma Meloni di Coccau, l’ira di Mazzolini

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Il caso dei migranti fuggiti dalla caserma Meloni.

“Non più tardi di due giorni fa avevamo denunciato, con dei video postati sulle pagine Facebook della Lega, l’assenza di controlli alla Meloni di Coccau. E ora che il danno è fatto, con chi ce la dobbiamo prendere?”. È furibondo Stefano Mazzolini, vicepresidente del Consiglio regionale, alla notizia che tre richiedenti asilo appena arrivati nell’ex caserma di Tarvisio sono riusciti a far perdere le proprie tracce. In totale, sono 25 le persone smistate di recente alla Meloni.

“La Prefettura di Udine ha confermato la notizia. Ora, nessuno ha idea di dove si trovino questi clandestini che, per quanto ne sappiamo, potrebbero anche avere il coronavirus – è l’attacco di Mazzolini -. Chi garantisce la salute dei nostri cittadini? Chi di dice che non andranno in giro a infettare i tarvisiani, vittime incolpevoli di questa situazione?”. Secondo il vicepresidente del Consiglio regionale, le colpe sono da ricercarsi a priori. “Avevo denunciato l’inopportunità di inviare qui questa gente, in un momento in cui 600 partite Iva del territorio hanno grosse perplessità sul loro futuro e il comparto turistico è a rischio – incalza -. Non ci hanno ascoltati e questo è il risultato. Poi, avevo chiesto controlli H24 fuori dalla Meloni e anche in questo caso le speranze sono state disattese. Sono indignato di come sia stata gestita l’emergenza. Qualcuno dovrà rispondere”.

Per Mazzolini c’è una evidente disparità di trattamento. “Gli italiani, durante il lockdown, sono stati controllati con droni ed elicotteri, repressi con ogni genere di multa. Ora basta. Gli ultimi arrivati a Tarvisio, tutt’altro che graditi, hanno passato invece tutti i confini, sino ad arrivare in Italia. È possibile che non ci sia alcun controllo? Questi ultimi, pare, sono riservati soltanto ai cittadini italiani. È una vergogna”.