Il bacino di laminazione ha impedito allagamenti.
Il violento temporale che ha colpito il Friuli il 22 maggio ha provocato precipitazioni eccezionali a Buttrio, con un totale di 130 millimetri d’acqua in poche ore, metà dei quali caduti in appena due ore. Nonostante l’intensità dell’evento, il territorio comunale è riuscito a evitare allagamenti che invece hanno colpito altri comuni limitrofi, grazie al tempestivo intervento del bacino di laminazione.
“L’impianto ci ha salvato ancora una volta, ma bisogna non abbassare la guardia. Importante continuare con le manutenzioni eseguite dal Consorzio di bonifica pianura friulana”, commenta il vicesindaco Tiziano Venturini.
Il violento evento meteorologico che ha colpito l’area del Rio Rivolo ha messo a dura prova il sistema idraulico locale. I dati forniti dal direttore tecnico del Consorzio, Stefano Bongiovanni, descrivono un quadro di notevole intensità: il bacino di laminazione ha raggiunto un livello massimo di 3 metri, con una portata di valle pari a 16 metri cubi al secondo.
I rilevamenti ai ponti di Buttrio parlano chiaro: 1,2 metri al ponte di via Gorizia, 1,4-1,5 a quello di via Danieli, e 2 metri a via Beltrame. Nonostante ciò, a Buttrio non si sono registrati allagamenti. “Un risultato non scontato, frutto di interventi mirati e di una gestione attenta delle infrastrutture idrauliche. C’è stata una precipitazione straordinaria, e mentre i comuni limitrofi sono stati oggetto di allagamenti, a Buttrio questo non è avvenuto. Ma non è andata bene per caso: l’opera idraulica ha evidenziato per l’ennesima volta una grandissima utilità”.
Venturini sottolinea l’importanza cruciale del bacino di laminazione, che è entrato in funzione contenendo le acque e limitando la portata in uscita verso valle. Un ruolo fondamentale l’hanno avuto anche le manutenzioni realizzate lo scorso anno lungo l’asta del Rio Rivolo, eseguite dal Consorzio di Bonifica con fondi regionali. “Sarà nostra cura – aggiunge Venturini – continuare a trovare con il Consorzio le risorse necessarie per garantire il deflusso delle acque. Ma c’è anche una preoccupazione: se avesse piovuto ancora di più? Il bacino, che ai tempi della sua progettazione era considerato capiente, oggi forse non sarebbe bastato.”
Un altro elemento da tenere in considerazione è la posizione del centro abitato di Buttrio, che conferisce le proprie acque al Rio Rivolo anche da valle rispetto al bacino. In alcuni casi, questa configurazione può rappresentare una criticità: “Potrebbe non contenere tutto ciò che arriva da monte, di ciò è bene averne consapevolezza. Siamo intervenuti con tutto ciò che si poteva fare, ma eventi simili – che un tempo erano eccezionali – stanno diventando sempre più frequenti e fuori misura”.
L’efficacia dimostrata dal bacino di laminazione non deve quindi tradursi in un senso di sicurezza definitiva, ma piuttosto in una conferma della necessità di continuare a investire su manutenzione, prevenzione e buona gestione. Come affermato anche dal direttore tecnico Bongiovanni, l’azione congiunta di Comune, Consorzio e Regione è determinante per affrontare le sfide idrauliche di un clima che cambia.