Il colosso hi-tech friulano con i soldi nella banca del crac Usa

Le ripercussioni del crac della banca Usa.

Il crac della banca Svp (Silicon Valley Bank) si fa sentire fino in Friuli. La Eurotech di Amaro, spa che si dedica alla ricerca, sviluppo e produzione di computer miniaturizzati (NanoPC) e di computer ad elevate prestazioni, aveva, attraverso la sua controllata statunitense, un deposito di 8,3 milioni di euro nell’istituto finanziario californiano dichiarato fallito.

La società ha fatto sapere che la somma risulta trasferita alla nuova banca “ponte” denominata Silicon Valley Bridge Bank N.A. costituita dalla Federal Deposit Insurance Corporation con l’intento di salvaguardare integralmente i correntisti della Svb. “Conferme in tal senso – è la dichiarazione della Eurotech -, sono pervenute ieri sera, orario east coast, dal nuovo CEO della banca “ponte” e precedentemente da parte della Segretaria del Tesoro statunitense e dei Presidenti della Federal Reserve e della FDIC. A dimostrazione di ciò – continua Eurotech in una nota -, l’operatività sul nuovo conto corrente risulta attiva“. La società carnica ha specificato di non avere altri rapporti con la Svb.