Il rilancio e la crescita del turismo ad Arta Terme.
Arta Terme come esempio per la crescita del turismo in Friuli Venezia Giulia e di come la montagna possa attirare nuovi visitatori e crescere senza perdere autenticità. In dieci anni gli arrivi turistici sono più che triplicati, mentre le presenze sono cresciute del 73%.
“Il turismo in Friuli Venezia Giulia, e in particolare in montagna, sta vivendo una stagione di crescita straordinaria. Arta Terme è l’esempio concreto di un territorio che ha saputo cambiare passo, puntando su qualità, accoglienza e visione. I risultati parlano chiaro: accessi alle strutture alberghiere raddoppiati in 10 anni, quintuplicati i turisti che soggiornano ad Arta perché attratti dal vicino polo dello Zoncolan“. Così l’assessore regionale alle Attività produttive e Turismo Sergio Emidio Bini ieri in visita istituzionale ad Arta Terme, dove ha incontrato il sindaco Andrea Faccin, la giunta comunale e i rappresentanti locali del comparto turistico. Presente anche il vicepresidente del Consiglio regionale, Stefano Mazzolini.
Durante l’incontro si è fatto il punto sull’evoluzione turistica della località termale, che si conferma destinazione in forte crescita nel mercato nazionale: gli arrivi totali sono passati da 6.830 nel 2013 a oltre 20.000 nel 2024 (+196%), mentre le presenze sono salite da 37.511 a 64.703 (+73%). Un trend positivo che riguarda sia gli arrivi di turisti italiani (da 4.276 a 12.651), sia di quelli stranieri (da 2.554 a 7.591).
Il rilancio di Arta Terme.

“Abbiamo creduto fin da subito nel rilancio di Arta Terme – ha ricordato Bini – investendo risorse importanti per potenziare la struttura termale, vero motore di attrazione turistica. Il comune di Arta Terme è il secondo in Regione per quanto riguarda l’utilizzo dei voucher Turesta: dall’introduzione della misura, avvenuta nel 2021, i voucher attivati dai corregionali in vacanza ad Arta Terme hanno raggiunto il valore di circa un milione di euro. Una crescita che non accenna a rallentare: anche nei primi quattro mesi del 2025 registriamo un aumento del 10,7% delle presenze, a conferma che la direzione intrapresa è quella giusta”.
Alla base di questo successo, è stato detto, c’è stata la capacità di intercettare le nuove esigenze dei visitatori, sempre più orientati verso un turismo lento, sostenibile e autentico, valorizzando le bellezze naturali, la cultura locale e le esperienze all’aria aperta. A questo si aggiunge una crescente collaborazione tra pubblico e privato: “Oggi – ha spiegato l’assessore Bini – vediamo operatori privati finalmente pronti a investire, grazie anche a un cambio culturale importante. Il turismo è sentito infatti come un’opportunità concreta di lavoro e sviluppo“.
Nuove aperture in arrivo.
Nel corso dell’incontro sono stati illustrati alcuni degli interventi in atto: dalla riapertura dell’albergo Al Comune Rustico, dove soggiornò anche Giosuè Carducci, passando agli incentivi per nuove strutture commerciali garantiti dal locale distretto del commercio, fino alle infrastrutture sportive di nuova generazione.
Tra queste, è stata citata l’imminente inaugurazione dei primi due campi da padel della Carnia, un campo da basket misto per il baskin, e il rinnovamento del parco avventura. Inoltre, il paese carnico ospiterà nel 2026 le Alpiniadi con oltre 2.500 ospiti attesi. “La Regione continuerà a investire – ha concluso Bini -. Il turismo crea occupazione, fa conoscere il territorio ed è una leva fondamentale per il rilancio dell’intera montagna del Friuli Venezia Giulia”.