Al via i tavoli di lavoro per il progetto Carnia 2030, da sabato si ridisegna il futuro

I primi passi del progetto Carnia 2030.

Sono oltre 300 le domande di iscrizione ai i 15 tavoli del progetto Carnia 2030 “Carnia terra competitiva in Europa”, ideato dalla Comunità di montagna della Carnia e che punta a riunire settore pubblico, privato e terzo settore per disegnare insieme la Carnia del futuro.

Coordinati da Cramars, cooperativa per lo sviluppo sociale con sede a Tolmezzo, e finanziati da PrimaCassa Credito Cooperativo Fvg, i tavoli e la loro modalità di svolgimento verranno presentati ufficialmente sabato 5 giugno alle 11 in diretta Facebook sulla pagina della Cooperativa Cramars e su quella di Carnia 2030. Alla presentazione parteciperanno Francesco Brollo, presidente della Comunità di montagna della Carnia, Luciano Gallo, presidente di Novia, Annibale Salsa, presidente del comitato scientifico di Accademia della montagna del Trentino, e Vanni Treu, vicepresidente della Cooperativa Cramars.

Carnia terra ambiziosa e lungimirante.

Le iscrizioni non provengono solo dal Friuli, ma anche da altre regioni italiane, a conferma dell’originalità del progetto con il quale la Carnia si dimostra terra ambiziosa e lungimirante, con una visione che va oltre i confini del locale e si proietta su tutto l’arco alpino, un territorio in cui le problematiche sono comuni e non circoscrivibili alle singole località.

Ogni tavolo vedrà la partecipazione di 20 persone tra amministratori, rappresentanti delle associazioni di categoria, imprenditori, appartenenti al mondo dell’associazionismo o cittadini che potranno confrontarsi su diverse tematiche: politiche giovanili e per la famiglia, cultura e reti associative, paesaggio, turismo, sport e tempo libero, economia agro silvo-pastorale, infrastrutture fisiche e digitali, acqua ed energia, legno ed energie rinnovabili, imprese, ricerca e innovazione, lavoro e formazione, salute e assistenza, scuola e istruzione, servizi pubblici locali e di prossimità.

I singoli tavoli di lavoro.

Molteplici e tutti interessanti i dati che verranno esposti ad ogni tavolo e che saranno il punto di partenza per permettere ai partecipanti di riscrivere il futuro delle Terre Alte friulane, come ad esempio il tavolo “Verso una Carnia attrattiva per i giovani”, i cui dati sono estratti da una recente pubblicazione (Totis, M., Viganò, G., Una Carnia a misura di giovane: evidenze, riflessioni e prospettive di un percorso di ricerca-azione partecipata. Milano, Franco Angeli, 2021.) che ha indagato il mondo dei giovani alla fine del loro percorso formativo pre-universitario e che conferma che per i giovani i legami con il territorio rimangono forti. Oltre la metà dei giovani, infatti, vorrebbe vivere in Carnia e un terzo vorrebbe rimanere nel proprio comune, anche se il lavoro rimane la preoccupazione più grande.

Significativi anche i dati che verranno presentati per il tavolo “Cultura sportiva e outdoor per il benessere delle comunità locali e dei turisti” che afferma che in Carnia la superficie destinata ai campi da calcio è di 60 ettari, più del doppio rispetto a quella occupata dai frutteti, che sono solo 25.

I dati “Salute e assistenza, le lezioni imparate dalla pandemia e come metterle a frutto”, invece, descrivono la mortalità nelle aree corrispondenti ai distretti sanitari regionali nel quinquennio 2011-2015 ed evidenziano come i tumori in Carnia incidano in modo diverso su maschi e femmine: per i primi, il dato è superiore rispetto alla media regionale, sebbene sia migliore rispetto a altri territori montani della regione. Per le femmine il dato invece è migliore rispetto alla media regionale.