Terremoto, l’analisi dei sismologi: “Evento simile nel 1794, quando seguì un’altra scossa”

Il terremoto di ieri sera a Socchieve.

Non si segnalano danni, per fortuna, ma il terremoto di ieri sera a pochi chilometri da Socchieve ha fatto tanta paura, ricordando a noi friulani che viviamo all’ombra di quell’Orcolat impresso nella memoria collettiva. Attorno alle 22.19 di ieri, 27 marzo, infatti la terra ha tremato, un scossa forte che è stata percepita dalle persone fino in Trentino e dai sismografi fino in Centro Italia.

Il terremoto ha raggiunto i 4.6 di magnitudo, una potenza che in regione non si percepiva da oltre 20 anni (dal 2002), con epicentro nell’area del Monte Rest. Successivamente, sono stati localizzati altri terremoti di bassa magnitudo nella stessa area. Alle ore 14:00 di oggi, le repliche più forti sono state registrate alle 22:45 (ora locale) del 27 marzo, (magnitudo 2.3) e alle 3:36 del 28 marzo (magnitudo 2.7).

L’analisi dei sismologi.

“La scossa di ieri sera arriva dopo un lungo periodo di bassa sismicità per l’area friulana, sia per numero di eventi che di energia rilasciata”, ha spiegato Carla Barnaba del Centro di Ricerche Sismologiche dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS. “Negli anni recenti, pensiamo al 2018, abbiamo registrato diversi episodi sismici ravvicinati nel tempo, ma tutti di magnitudo inferiore a 4“.

Tale soglia, affermano i sismologi, fa sì che l’evento sismico sia chiaramente percepito da una larga parte della popolazione in gran parte della regione. “È importante ricordare che viviamo in un territorio sismico e che episodi come quello di ieri sera ricalcano quanto già avvenuto in passato. In particolare, per l’area di Tramonti di Sopra, nel 1794 si verificò un terremoto di intensità pari al VIII-IX grado della scala Mercalli, seguito venti giorni dopo da una replica di intensità paragonabile (VII-VIII). Questo significa che ci possiamo attendere altri eventi di magnitudo comparabile alla scossa di ieri sera, o addirittura più forte“.

Molto importante il contributo dei Volontari di Protezione Civile, che hanno prontamente reagito compilando i questionari a loro dedicati a seguito della scossa di ieri sera (27/03/2024, ore 22:19, ML =4.6) nella zona di Tramonti. I volontari seguono dei corsi tenuti dai ricercatori del CRS e vengono istruiti sui principi della sismologia per poi essere pronti a rispondere alle domande su come sia stato percepito il terremoto. Tali informazioni permettono alla Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia e all’OGS di comprendere meglio il risentimento dei terremoti.

Entro pochi minuti dalla scossa delle 22.19 di ieri, sono state raccolte sul sito della Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia 88 schede compilate, e dopo un’ora e mezza le schede erano 156. Questa mattina le schede compilate erano 228. Il supporto dei volontari di Protezione Civile fornisce così un aiuto concreto al sistema di allerta e di gestione di eventi emergenziali.