Bambino ucciso da una granata a Vivaro: condannato il nonno

La sentenza per la morte del piccolo Gabriele Cesaratto.

Sei mesi di reclusione, pena sospesa. È questa la condanna inflitta ieri dal giudice per l’udienza preliminare di Pordenone, a Silvio Cesaratto, 75enne di Vivaro, riconosciuto colpevole di omicidio colposo per la morte del nipotino Gabriele, avvenuta due anni fa in seguito all’esplosione di una granata. Una sentenza che chiude – almeno per ora – uno dei capitoli più tragici vissuti dalla famiglia Cesaratto.

Secondo la Procura, l’anziano non avrebbe impedito al nipote di accedere al locale dove si trovava l’ordigno, poi esploso. Il nonno era stato accusato di aver custodito nel proprio magazzino l’ordigno che, nel settembre 2023, aveva provocato la tragedia.

Il giudice ha archiviato l’accusa di detenzione di materiale esplodente. Rimangono però i fatti, la perdita incalcolabile per la famiglia e un dolore che da due anni accompagna Silvio Cesaratto, segnando la sua vita ben oltre ogni condanna formale.