Riecco le cartelle esattoriali, rischio mazzata: in Fvg uno sportello contro i soprusi

Uno sportello per le cartelle esattoriali in Fvg.

Dal 16 ottobre 2020 ripartono le azioni di recupero di Agenzia delle Entrate ed enti locali. In arrivo 9 milioni di cartelle esattoriali. Fra questi, la ripresa del pagamento delle rate sospese dei piani di dilazione di pagamento, ma anche le nuove azioni esecutive “pignoramenti su stipendi e pensioni, fermi amministrativi ed ipoteche” ed avvisi di addebito e di accertamento.

Una vicenda che avrà ripercussioni anche in Fvg. “A meno che il governo non intervenga all’ultimo momento nell’ambito della proroga dello stato di emergenza, ripartono le notifiche: uno tsunami che investirà un contribuente su sette in tutto il Paese” evidenzia il Movimento Difesa del cittadino Fvg. La ripresa delle attività di recupero crediti riguarda sia i dei debiti verso Agenzia delle Entrate Riscossione, sia le ingiunzioni fiscali emesse dagli enti territoriali (Comuni, Province e Regioni). Anche se si tratta di debiti scaduti da tempo o relativi a dilazioni decadute.

La nuova sospensione dei termini riguarda le somme dovute a titolo di stipendio. Quindi cassa integrazione, pensione e altre indennità relative al rapporto di lavoro, comprese quelle dovute a causa di licenziamento. Tutti i procedimenti sospesi si riattiveranno automaticamente e senza bisogno di ulteriore avviso.

Il Movimento Difesa del Cittadino Fvg ha istituito uno Sportello di assistenza “Sos cartelle esattoriali” con mail dedicata sos-cartelle-esattoriali@mdc.fvg.it a sostegno diretto di Tutti i Contribuenti cointeressati, al fine di verificare i presupposti di legittimità sostanziale e formale delle notifiche di pagamento nonché eseguire una preanalisi dell’estratto conto debitorio “estratto di ruolo sintetico ufficiale di Ag. Entrate e Riscossioni” e relate di notifica (questa documentazione è fondamentale per sapere se si hanno pendenze, l’entità degli importi, l’origine del debito e le notifiche effettuate dall’ente) per valutare eventuali interventi mirati finalizzati a sgravare il debito ed interrompere le eventuali azioni esecutive in corso.

Il segretario di Movimento Difesa del Cittadino Fvg, Dino Durì, precisa: “L’analisi cartelle ci darà il quadro completo della situazione e forniremo il parere giuridico motivato con le possibili azioni da adottare. Una volta concordata la linea di tutela, l’associazione si occuperà dei ricorsi verso l’Agenzia Entrate e Riscossione (ex Equitalia) nelle varie sedi in tutti i gradi di giudizio”.

È possibile presentare ricorso avverso l’Agenzia delle Entrate Riscossione non solo su una cartella, ma anche quando siano notificate intimazioni di pagamento o atti cautelari quali, per esempio, preavvisi di fermo amministrativo, di ipoteca o pignoramento. “L’importante aggiunge Durì à è rispettare i tempi tecnici che variano da 30-40-60 gg)”.

Bisogna prestare attenzione cercando di capire i tempi e modi per l’impugnazione con un solo fine: la cancellazione dei debiti ex-Equitalia. Quest’ultima si può effettuare solo tramite un ricorso “motivato” presso gli Enti opportuni (Commissione Tributaria, Giudice di pace eccetera), avvalendosi di operatori esperti “tributaristi”.

La proroga del blocco dei pignoramenti incide anche sul piano rateale già attuato. In pratica, le rate sono state congelate fino al 15 ottobre 2020. Per chi ha concordato un piano di rientro dilazionato durante il periodo di emergenza nazionale si è visto quindi bloccati dall’agente di riscossione i relativi importi dilazionati. Da domani però, l’azione esecutiva riprenderà regolarmente col rischio che il creditore pretenda il pagamento di tutte le rate insolute per non ricadere nell’azione esecutiva.

Il decreto Rilancio aveva però ampliato a 10 rate non pagate la soglia di tolleranza per evitare la perdita del beneficio del termine, il che significa che se dal 8 marzo (inizio dell’emergenza sanitaria) al 15 ottobre il debitore aveva in corso rate mensili non pagate, a novembre riprenderà a pagarle con cadenza mensile, senza interessi o sanzioni e senza decadere dal piano di dilazione concordato. “Il saldo e stralcio – conclude il Movimento Difesa del Cittadino Fvg – riguarda solo le persone fisiche e alcune tipologie di debiti riferiti a carichi affidati all’Agente della riscossione”.