Chirurgo arrestato: chiedeva soldi in nero per gli interventi

Il chirurgo è stato arrestato mentre riceveva 2500 euro da una paziente.

Un chirurgo vascolare in servizio presso l’ospedale Maggiore di Trieste è stato arrestato in flagranza di reato dalla Guardia di finanza mentre riceveva 2.500 euro in contanti da una paziente per un intervento a pagamento, senza rilasciare alcuna ricevuta. Il medico, un 51enne dirigente dell’Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina (Asugi), è ora agli arresti domiciliari, con l’accusa di truffa aggravata ai danni della stessa Asugi, peculato e concussione.

A far scattare le indagini è stata proprio la paziente, insospettita dalla richiesta di pagamento in contanti da parte del chirurgo. La donna si è rivolta alle Fiamme gialle, che hanno avviato gli accertamenti. Giovedì scorso, durante un’operazione di monitoraggio, gli agenti hanno colto il medico in flagrante mentre intascava la somma.

Secondo quanto ricostruito dal quotidiano Il Piccolo, il chirurgo esercitava anche in regime di attività intra moenia, che consente ai medici del servizio pubblico di effettuare prestazioni a pagamento, ma nel rispetto di precise regole fiscali e amministrative. Gli inquirenti sospettano che l’intera somma incassata sia stata trattenuta dal medico, sottraendo così anche la quota spettante all’Azienda sanitaria, configurando il reato di peculato. A questo si aggiunge la truffa aggravata per aver omesso di dichiarare la prestazione e i costi correlati, oltre alla possibile concussione.