Condannato per spaccio, rapina e lesioni, finisce al Cpr di Gradisca

L’operazione condotta dagli agenti della Questura di Pordenone.

Già condannato due volte, una per spaccio e una per rapina e lesioni, esce di prigione e finisce nel Centro di permanenza per il rimpatrio di Gradisca. Nell’ambito dei controlli del territorio svolti dalla Questura di Pordenone, infatti, un trentunenne di origine pakistana è stato fermato ieri in centro città e, dopo un veloce controllo, è risultato essere già noto alle forze dell’ordine.

Due condanne definitive già a carico dell’uomo.

A carico dell’uomo erano state emesse due condanne definitive, una di tre anni e 8 mesi emessa dalla corte d’appello di Trieste per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e anche una precedente per rapina e lesioni, emessa dal gip del tribunale di Verona nel settembre del 2017.

Il giovane, che al controllo è risultato anche privo di documenti identificativi, è stato quindi accompagnato negli uffici della Questura. Qui è emerso che il trentunenne, nel 2018, aveva chiesto il riconoscimento della protezione internazionale, rigettata dalla competente commissione di Gorizia.

Pochi giorni fa, precisamente il 21 giugno, l’uomo era stato scarcerato per fine pena. Sussistendo i presupposti normativi è stata richiesta la disponibilità alla direzione centrale dell’immigrazione di un posto presso un Cpr dove portare il giovane ai fini del suo definitivo allontanamento dal territorio nazionale. Ieri sera, quindi, l’accompagnamento nella struttura di Gradisca.