La crisi dell’acciaio colpisce l’Abs di Cargnacco e arriva la cassa integrazione

L'Abs di Cargnacco

Prevista fino a metà gennaio.

Scatterà dal 25 novembre e fino al 15 gennaio la cassa integrazione all’Acciaierie Bertoli Safau (Abs) di Cargnacco. La misura coinvolgerà 1100 addetti, di cui 808 operai e 303 amministrativi, e prevede la loro rotazione, con la possibilità di stare a casa con lo stipendio ridotto del 20%.

La decisione è motivata dalla crisi del mercato dell’acciaio che ha portato a un drastico calo dei prezzi della materia prima. A pesare è anche la guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti. Nel frattempo, ieri i sindacati hanno firmato l’accordo con l’azienda, con questa resasi disponibile ad anticipare la cassa integrazione ordinaria. 

È arrivato anche l’impegno a sedersi al tavolo di crisi una volta a settimana. Una situazione analoga si visse 10 anni fa, allo scoppio della crisi economica, e in quell’occasione l’acciaieria seguì lo stessa schema deciso oggi. Ad essere colpiti da questo provvedimento saranno anche i dipendenti dell’indotto: secondo i sindacati, sono quasi 4 mila gli addetti del settore metalmeccanico a rischio.