E’ morto Giorgio Napolitano, il cordoglio del Friuli Venezia Giulia

Foto del Quirinale

E’ morto l’ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

E’ morto oggi, venerdì 22 settembre 2023, l’ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, aveva 98 anni. Il presidente emerito si è spento a Roma, alla clinica Salvador Mundi dove era ricoverato da alcuni giorni a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute.

E’ stato il primo esponente del Partito Comunista eletto a Capo dello Stato e il primo ad essere eletto per due mandati (dal 15 maggio 2006 al 14 gennaio 2015, rieletto nel 2013). Fu tra i più incisivi della storia della Repubblica, come ad esempio quando, con la crisi del Governo Berlusconi, fu “l’artefice” dell’esecutivo Monti: fu in quel frangente, infatti, che il New York Times lo definì “Re Giorgio”. Nel corso del suo doppio mandato, conferì l’incarico a cinque presidenti del Consiglio dei Ministri: prima Prodi, poi Berlusconi, Monti, Letta e Renzi.

La sua scomparsa ha colpito profondamente anche il mondo politico del Friuli Venezia Giulia: “Profondo cordoglio per la scomparsa del Presidente Napolitano a nome della Regione Friuli Venezia Giulia e vicinanza ai suoi congiunti – ha detto il Governatore Massimiliano Fedriga -. Oggi ci ha lasciato un grande protagonista della storia della Repubblica italiana. La storia lo ricorderà certamente come il primo ad aver ricoperto per due volte il ruolo di Presidente; l’incarico di Capo dello Stato è stato il punto più alto di un lungo impegno politico nel corso del quale Napolitano si è sempre dimostrato coerente con le proprie opinioni e ideali“.

“Il Presidente Napolitano è stato un uomo di grande intelligenza che ha dedicato la sua lunga vita al nostro Paese – ha aggiunto Fedriga – e la sua assenza sicuramente si sentirà in maniera decisa all’interno del Senato e dell’intero mondo politico e istituzionale”.

“Ha saputo farsi apprezzare per l’impegno all’interno delle istituzioni e per il rispetto che manifestava verso di esse – ha commentato il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin -. Napolitano è sempre stato un punto di riferimento per la sinistra italiana e non ha mancato di manifestare opinioni critiche all’interno del Pci, alimentando un dibattito che ha poi portato alla svolta della Bolognina e alla nascita del Pds. Chiamato a far parte del Governo, nel delicatissimo ruolo di ministro dell’Interno, ha poi mostrato maturità e senso delle istituzioni“.

“L’elezione al Quirinale – ha concluso il presidente dell’Assemblea legislativa Fvg – ha rappresentato il riconoscimento finale di una vita politica vissuta con coerenza e coraggio. E il sì di Napolitano al secondo temporaneo mandato, in un momento di grave impasse per il Paese, è un’ulteriore testimonianza della statura politica dell’ex presidente della Repubblica che oggi onoriamo“.

“Ho sempre apprezzato la sua autorevolezza che nasceva dalla capacità  di ascoltare con attenzione le istanze che ebbi modo di sottoporgli a  partire da quelle del sottofinanziamento dell’Università – è il commento del consigliere regionale Furio Honsell -. Seppe  comprendere la drammaticità della vicenda di Eluana Englaro ed esserci vicini con fermezza nei momenti più delicati della vicenda permettendo che si concludesse il percorso alla Quiete, malgrado quanto facesse in senso contrario l’allora Presidente del Consiglio. È stato un Presidente che ha saputo dare forza e solidità alle istituzioni nel periodo più duro della crisi successiva al 2008″.