Ennesima vicenda di crudeltà e violenza nella nostra regione, che vede coinvolti degli esserini indifesi come i nostri amici a quattro zampe. Il fatto increscioso si è svolto pochi giorni fa a Bicinicco, dove un gattino nero, amato e benvoluto da tutti i residenti, è stato letteralmente impallinato. Un gesto vile e ripugnante compiuto dalla mano di qualcuno che, senza alcuno scrupolo, ha sparato ripetutamente decine di pallini che hanno perforato l’arto posteriore del povero animaletto.
Trasportato con urgenza presso una clinica veterinaria della zona, il gattino è stato operato e salvato dall’equipe che si è prestata con diligenza a risolvere repentinamente il caso. Ancora ignoto l’autore del gesto, nonostante siano state allertate le forze dell’ordine. A prendere in mano la situazione fin dai primi istanti è stata l’associazione Animal Pride Defending Fvg avente come presidente Patrizia Munarin. Hanno inoltre collaborato a stretto contatto anche le guardie ecozoofile ambientali Gea Odv di Gorizia e l’associazione “Zampette cormonesi” , che da sempre combattono per far sì che queste situazioni non restino impunite.
“Purtroppo devo informare tutti i cittadini che, nonostante le campagne di sensibilizzazione contro i maltrattamenti animali, abbiamo riscontrato molta insensibilità, ignoranza e cattiveria verso molte specie animali, compresi quelli che vivono in libertà sul territorio e non danno fastidio a nessuno” spiega la presidente Patrizia Munarin. “Ricordiamo il grave episodio degli spari a Bicinicco, dove tutt’ora un gatto è sparito e un’altro è tornato malconcio forse picchiato da questi criminali – prosegue la Munarin- molte inoltre le denunce di animali deceduti per incauta custodia, un cane morto investito tra le mie braccia, a Moraro, altri picchiati o abbandonati nei giardini in totale o quasi solitudine, molti denutriti, altri a catena”.
“Adesso pure su Prepotto impallinati da fucile da caccia e io mi chiedo come sia possibile tanta violenza gratuita di brutte persone, probabilmente ineducate o mal educate” ribatte con forza la presidente di Animal Pride Defending, che conclude ” Il mio è un appello alle Istituzioni, alle scuole, agli Enti preposti di vigilare e tutelare di più il nostro patrimonio ambientale, così non si può continuare, è davvero imbarazzante”.