Senza green pass o con il vaccino fatto fuori dall’Ue, camionisti bloccati a Gorizia

La situazione dei camionisti dell’Est.

Anche i camionisti provenienti dall’Est in difficoltà, insieme ai 90mila lavoratori del Fvg, per l’obbligo del Green pass dal 15 ottobre. Nell’autoporto di Sant’Andrea di Gorizia i camionisti minacciano blocchi e scioperi, perché ben uno su tre non è immunizzato. O meglio, non risultano immuni secondo le direttive dell’Unione Europea. Molti di loro, infatti, provengono dai Paesi dell’Est al quale sono stati inoculate dosi di vaccini non riconosciuti dall’Ue e perciò non possono avere il certificato verde.

I problemi.

La Sdag, la società dei servizi doganali, è coinvolta nella situazione, perché per entrare negli spazi della dogana è necessario avere il Green pass. Il problema nasce perché non ci sono aziende disponibili ad effettuare i tamponi, per mancanza di specifico personale sanitario. Solo alcune aziende riconosciute dal Ministero della Salute possono fare i test covid-19 e fornire tutta la documentazione necessaria per ottenere il certificato verde.

Oltre alla parte sanitaria si aggiungono poi problemi burocratici. Perché non è detto che una volta trovato chi esegue i tamponi, anche in modo veloce, sia immediato poi avere il Green pass. Per le carte c’è sempre bisogno di più tempo e non sempre però soddisfa le esigenze di consegna dei spedizionieri. Per questo motivo, la Sdag si è detta disponibile ad un incontro con loro per creare una collaborazione tra le parti.