Piogge torrenziali, trombe d’aria, frane e allagamenti diffusi ieri pomeriggio hanno messo in ginocchio gran parte del territorio regionale, causando danni e disagi in tutto il Friuli Venezia Giulia. A Buttrio, in sole tre ore sono caduti ben 103 millimetri di pioggia: un evento meteorologico di intensità eccezionale, che secondo gli esperti si verifica mediamente una volta ogni 20-30 anni.
Le zone più colpite.
Tra i centri maggiormente colpiti spiccano Buja e Dignano, dove nel pomeriggio si è abbattuta una violenta tromba d’aria che ha divelto tetti di abitazioni e capannoni. A Buja, nel cortile della scuola primaria, diversi alberi sono stati sradicati e il tetto dell’edificio è stato gravemente danneggiato, portando il sindaco a sospendere le lezioni per motivi di sicurezza.
A Pulfero, in località Brischis, un grosso masso si è staccato dal versante montano colpendo una rete paramassi e finendo nel cortile di un’abitazione dopo aver danneggiato una finestra. Sempre nella stessa zona, le grotte di San Giovanni d’Antro hanno offerto un surreale spettacolo naturale: una cascata si è generata spontaneamente lungo la scalinata di accesso, a causa delle abbondanti piogge che hanno allagato il sito carsico.
Gli interventi dei vigili del fuoco.
Una ventina gli interventi delle squadre vigili del fuoco tra le 18 e le 20 di ieri che hanno fatto salire a 50 i soccorsi eseguiti nel pomeriggio dai Vigili del fuoco nel territorio di competenza del comando friulano. A seguito della tromba d’aria a Dignano hanno operato, per rimuovere alberi caduti, mettere in sicurezza tetti divelti e altre strutture pericolanti, le squadre dei Vigili del fuoco dei distaccamenti di Codroipo e Spilimbergo , supportate da due autoscale, a Buia il personale del distaccamento di Gemona ha operato per dei tetti scoperchiati mentre la squadra del distaccamento di San Vito al Tagliamento (PN) è intervenuta a Codroipo per l’incendio di un quadro elettrico colpito da un fulmine. Evase quasi tutte richieste di soccorso giunte al comando del capoluogo friulano, alle ore 20 rimanevano in coda solo un paio di interventi.
Allagamenti, strade chiuse e fulmini: il bilancio dei danni
Le province di Udine e Pordenone hanno registrato le situazioni più critiche. A Cividale i sotterranei dell’ospedale sono stati invasi dall’acqua, mentre a Manzano il sottopasso di via delle Tifie è stato chiuso al traffico. Numerosi automobilisti sono rimasti bloccati nei propri veicoli lungo le strade allagate e sono stati tratti in salvo dai vigili del fuoco, impegnati in una trentina di interventi su tutto il territorio.
A Pavia di Udine, tra Persereano e Percoto, il canale Ledra-Tagliamento ha scaricato un’onda di piena che ha causato ulteriori allagamenti e chiusure di tratti stradali. Disagi anche sulla provinciale 25 tra Ziracco e Moimacco, e lungo la SP2 tra Percoto e Pavia. Allagamenti sono stati segnalati anche a San Pietro al Natisone, Remanzacco e Pradamano, dove è stato chiuso il sottopasso di via Petrini.
La furia del cielo: 200 fulmini in 6 ore e raffiche di vento fino a 70 km/h
Nel corso della giornata, l’instabilità atmosferica ha generato celle temporalesche a ripetizione, con una notevole attività elettrica: circa 200 fulmini sono stati rilevati in un arco di sei ore. Le raffiche di vento hanno raggiunto i 70 km/h sul monte Matajur e nella zona di Rest, mentre anche la costa friulana, tra Lignano e Grado, ha registrato punte superiori ai 50 km/h.
Salvataggio in mare a Lignano: quattro giovani soccorsi dalla Guardia Costiera
A testimonianza della portata dell’evento, anche il mare ha rappresentato un’insidia. Al largo di Lignano, una barca a vela di 8 metri con a bordo quattro giovani turisti tedeschi è stata sorpresa dal peggioramento improvviso delle condizioni meteo. L’imbarcazione, trascinata verso i bassi fondali, è stata recuperata grazie a un tempestivo intervento della Guardia Costiera, che ha messo in salvo tutti gli occupanti.