Il Covid non molla la presa in Slovenia e Croazia, in Austria un bonus da 500 euro per fare la terza dose

La situazione legata al Covid in Slovenia e Austria.

Se in Italia il virus ha ripreso a correre mentre in Fvg rallenta un po’, anche in Slovenia e Austria il Covid non molla la presa. Lo testimoniano i recenti dati sul contagi nei Paesi confinanti.

La situazione in Slovenia.

Sono stati registrati in terra slovena altri 1.700 contagi nella giornata di ieri e la situazione resta tutta da monitorare. Il governo di Lubiana ha deciso di stoppare i festeggiamenti in piazza. Saranno regolarmente aperti, invece, i ristoranti: qui, però, si potrà accedere soltanto con tampone negativo. Molte attività hanno deciso di mettere i test a disposizione dei clienti, anche per non perdere fette di lavoro.

Ospedali in sofferenza in Croazia.

Galoppa il contagio in Croazia. Il 30 dicembre sono stati rilevati altri 6.000 nuovi casi e gli ospedali sono in sofferenza. Dalle autorità giunge l’esortazione a comportamenti responsabili per scongiurare un’ulteriore accelerazione nella diffusione, ma per ora nessun giro di vite.

Il singolare incentivo in Austria.

Sul territorio austriaco, nonostante i numeri in diminuzione, resta alta la pressione sulle strutture sanitarie. Nelle terapie intensive si sfiorano le 350 persone ricoverate. E se per i non vaccinati continua una sorta di lockdown non dichiarato (precluse molte attività, è possibile andare al lavoro e poco altro), gli immunizzati potranno questa sera festeggiare al ristorante, al pari dei guariti, e organizzare feste in casa con massimo 25 invitati. Per chi non si è vaccinato, massimo 10 persone nelle proprie mura domestiche. Il governo austriaco, per incentivare la vaccinazione, starebbe valutando la possibilità di erogare un bonus da 500 euro per chi si sottopone alla terza dose.