Truffa dei servizi sul cellulare non richiesti in Friuli, tre modi per tutelarsi

I tre metodi di Consumatori Attivi contro la truffa del cellulare.

Un problema emerso di recente. Moltissimi clienti delle tre più importanti compagnie telefoniche italiane (Wind Tre, Vodafone e Tim) si sono visti addebitare importi non dovuti per attivazioni indebite dei cosiddetti Servizi a valore aggiunto (VAS) sul proprio dispositivo mobile. Una questione spinosa che riguarda decine di utenti anche in Friuli.

E ora, Consumatori Attivi spiega come tutelarsi. “Il business illecito di truffe da milioni di euro scoperto dalla Guardia di Finanza di Milano ha dell’inquietante. Al momento sono stati sequestrati 12 milioni di euro e i nomi di 11 persone sono finiti nel registro degli indagati… destinato ad ampliarsi” afferma l’associazione.

“Le ipotesi di reato – prosegue il sodalizio presieduto da Barbara Puschiasis – sono frode informatica a danno dei consumatori, intrusione abusiva a sistema telematico, tentata estorsione contrattuale commessa da tre persone anche con ruoli dirigenziali, di Wind Tre, in concorso con aggregatori hub tecnologici e content service provider (Csp)”. Il Procuratore della Repubblica di Milano, Francesco Greco, ha affermato che il Cybercrime è il terzo è problema del mondo. “Migliaia di utenti di compagnie telefoniche Wind Tre, Tim e Vodafone si sono visti attivare servizi a pagamento mai richiesti attraverso il sistema “Zero click” – ricorda Consumatori Attivi -. Le modalità erano sostanzialmente due: da una parte gli utenti venivano truffati con banner pubblicitari che senza alcun click attivavano i servizi a pagamento, dall’altra i numeri venivano pescati direttamente da vere e proprie liste in cui l’attivazione veniva fatta in automatico. I numeri venivano in questo secondo caso scelti con attenzione evitando dipendenti di compagnie telefoniche e privilegiando le sim “machine to machine”, utilizzate per far comunicare il termostato con la caldaia o che si installano nell’allarme di casa”.

In questo modo si attivava subito un addebito settimanale sul numero telefonico del malcapitato utente per ricevere notizie, oroscopi, meteo, gossip, suonerie, video e altri contenuti. Tutti servizi non richiesti. “Consumatori Attivi – prosegue l’associazione – sta seguendo in prima linea la vicenda avendo essa stessa seguito diversi casi che rientrano in questa fattispecie criminosa”.

Ma quali rimedi per gli utenti nel caso in cui si trovino a veder attivato un servizio telefonico a pagamento non richiesto? Ci sono tre validi strumenti, poco noti, che possono permettere al consumatore di trovare tutela velocemente. “Il primo – fanno notare da Consumatori Attivi – è contattare il numero verde 800.442299 attivo 24 ore su 24 tutti i giorni, che consente di verificare se sul proprio numero sono attivi eventuali servizi truffa e, in caso, anche di chiedere un rimborso”. Un altro rimedio è “contattare il servizio clienti del proprio operatore telefonico che permette di conoscere gli abbonamenti attivi e di annullarli chiedendo il rimborso”. Infine, si può agire con tempestività “inviando un sms con scritto “annulla” entro 6 ore dal momento in cui riceve sul proprio cellulare il messaggio di attivazione del servizio a pagamento mai richiesto. In questo modo si otterrà la disabilitazione immediata del servizio e si riceveranno indietro i soldi del costo di attivazione, solitamente entro 24 ore dalla richiesta”.

Consumatori Attivi chiede che le compagnie coinvolte provvedano immediatamente a restituire gli addebiti “truffaldini” agli ignari utenti che si sono visti attivare un abbonamento mai richiesto. L’associazione resta a disposizione con il proprio sportello dedicato alla telefonia. Per ogni necessità o aiuto chiamateci al cel. 3473092244 o al tel. 04321721212. In alternativa, si può inviare una mail a info@consumatoriattivi.it.