Quaranta milioni contro il caro bollette: al via le domande in Fvg

L’aiuto concerto agli imprenditori.

L’assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini ha annunciato l’approvazione in via definitiva da parte della Giunta regionale del provvedimento che mette a disposizione di micro, piccole e medie imprese 40 milioni di euro per l’abbattimento delle bollette energetiche di luce e gas.

Il bando sarà aperto dalle ore 9 del 12 ottobre 2022, fino alle ore 16:00 del 28 ottobre 2022. L’erogazione dei contributi avverrà fino ad esaurimento risorse e seguirà un ordine cronologico, secondo la data di presentazione della domanda, che dovrà avvenire tramite il sistema “Istanze online”.

Le imprese beneficiarie devono avere sede legale o unità operativa in Friuli Venezia Giulia (almeno dal 31 dicembre 2020) e rientrare nei codici Ateco elencati con la delibera. L’importo dei ristori varia in base alla dimensione dell’attività: le micro-imprese riceveranno mille euro, le piccole imprese 1.500 euro e le imprese di medie dimensioni 2.000 euro.

Per accedere al beneficio, l’impresa deve inoltre autocertificare di aver subito un aumento dei costi energetici per kWh della componente energia elettrica, calcolati sulla base della media del primo semestre 2022 ed al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, superiore al 30% dei costi sostenuti nel primo semestre 2021. Verrà anche tenuto conto di eventuali contratti di fornitura di durata stipulati dall’impresa stessa. 

“Con l’approvazione definitiva dell’elenco dei codici Ateco – dice l’assessore regionale – siamo pronti ad aprire il canale contributivo da 40 milioni di euro per aiutare micro, piccole e medie imprese ad abbattere i costi delle bollette di energia e gas. Il 12 ottobre, come annunciato, sarà avviata la procedura a sportello in via telematica. È importante sottolineare che il 92,5% delle imprese che potranno fare domanda sono micro aziende con meno di dieci dipendenti e un fatturato annua inferiore a 2 milioni di euro. Un aiuto concreto per affrontare la prima fase dell’emergenza energetica”.