Costi dell’energia, salute ed edilizia, in Fvg una manovra da 721 milioni di euro

In Fvg una manovra di assestamento da 721 milioni

Ieri 5 luglio si è svolta a Trieste l’illustrazione del Rendiconto generale 2021 dell’Assestamento per gli anni 2022-24 e del Documento di economia finanza generale (Defr). A parlare del bilancio è stata l’assessore regionale alle finanze Barbara Zilli in sede di I Commissione integrata del Consiglio.

Il risultato è stato positivo grazie in buona parte alle entrate fiscali, in quanto la stima iniziale era fortemente pregiudicata dagli scenari instabili legati alla pandemia; ma grazie alla ripresa del settore produttivo il gettito fiscale ha determinato una disponibilità superiore alle attese. Ora si pensa ad una manovra di assestamento per rafforzare la ripresa dell’Fvg.

“Questa manovra di grande portata, che ammonta oltre a 721 milioni di euro, riflette in termini positivi la capacità di ripartenza del sistema regionale nel suo complesso, in una dinamica economica che per
il 2022 ha superato le previsioni su indicatori strategici come l’export,
l’occupazione e il Pil – spiega l’assessore Zilli -. Una serie di performance colloca il Friuli Venezia Giulia tra le regioni che meglio sono uscite dalla crisi e consente – pur a fronte di un quadro segnato dall’incertezza soprattutto per l’aumento dei prezzi energetici – di affrontare il futuro potendo contare sulla solidità di un bilancio che, con questo assestamento, permette all’amministrazione di supportare la ripresa economica e la qualità della vita dei cittadini“.

Nel dettaglio la divisione dei 721.597.344 euro è la seguente: 81.890.000 a attività produttive e turismo; 54.300.000 a risorse agroalimentari, forestali e ittiche; 41.890.866 alla difesa dell’ambiente ed energia; 119.320.000 a infrastrutture e territorio; 17.220.978 a cultura e sport; 29.065.000 a lavoro, formazione, istruzione e famiglia; 131.000.000 a salute, politiche sociali e disabilità; 16.331.536 a autonomie locali,
sicurezza e politiche immigrazione
; 27.117.500 a demanio e servizi
informativi;
203.408.963 alle finanze e 52.500 a direzione generale e
segretariato generale
.

Risorse a imprese e enti pubblici

Per quel che riguarda la destinazione delle risorse si è parlato di una continuità con le scelte strategiche già intraprese nel corso della legislatura, in particolare a investimenti a vantaggio delle imprese e degli enti pubblici, oltre che al sostegno dei bisogni prioritari delle famiglie e delle persone, con un’attenzione particolare alla salute. Per quanto riguarda i costi dell’energia ed il supporto conferito ai Comuni per predisporre i progetti del Pnrr sono stati usati ben 80 milioni di euro.

Massima attenzione anche sul fronte della spesa pubblica; da qui la scelta
di chiudere i mutui ereditati dalle ex Province che rappresentano un onere evidente nel bilancio regionale.

Infine l’assessore Zilli, in relazione al futuro, ha affermato che la strategia è
quella di mantenere un atteggiamento prudenziale “in considerazione dello scenario autunnale, per il quale sarà utile offrire ulteriori risorse al
fine di garantire la tenuta economica e sociale della comunità regionale”.