Distretti del commercio in Fvg, così i Comuni possono ottenere i contributi

Contributi regionali per i distretti del commercio in Fvg.

La giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, su proposta dell’assessore alle Attività produttive e Turismo, Sergio Emidio Bini, ha approvato il regolamento che disciplina le modalità e i criteri per la concessione di contributi ai Comuni per l’attuazione dei progetti di distretto mediante l’utilizzo del Fondo per lo sviluppo dei distretti del commercio così come previsto dalla legge SviluppoImpresa.

“Con il regolamento – ha spiegato Bini – intendiamo rispondere in maniera fattiva alla richiesta del territorio di dare concreta attuazione all’istituto dei distretti del commercio. È molto importante fornire alle amministrazioni comunali un tangibile stimolo alla crescita delle realtà di distretto. A seguito di quest’approvazione, verrà a breve aperto il relativo bando che stabilirà le procedure di presentazione dei progetti, la tempistica e le modalità di finanziamento”.

L’esponente della giunta Fedriga ha poi ricordato l’interesse riscosso dall’opportunità di valorizzare gli ambiti territoriali a vocazione commerciale: “Durante la fase concertativa sono state complessivamente acquisite in via formale dalla Regione 23 schede preliminari di progetto che coinvolgono a vario livello 133 Comuni”.

Come funziona.

“Per accedere ai contributi regionali – ha aggiunto Bini – ciascun distretto elabora per il proprio ambito territoriale di riferimento uno specifico progetto coerente con gli obiettivi e gli indirizzi di programmazione definiti nell’accordo di distretto. L’elaborato deve prevedere interventi integrati di rigenerazione dei centri cittadini, con l’obiettivo di accrescere l’attrattività, la fruibilità, la visibilità e la qualità della vita dell’intero territorio, anche in un’ottica di sostenibilità. Il Comune capofila veicolerà all’amministrazione regionale l’istanza di incentivo, elaborando contestualmente un quadro economico degli interventi”.

Nel dettaglio, il regolamento stabilisce che sono ammissibili le spese sostenute dai Comuni relative alla progettazione degli interventi, per la realizzazione di infrastrutture riguardanti banda larga, rinnovo dell’ambiente e dell’arredo urbano, creazione di zone pedonali, riqualificazione di aree destinate a sagre, fiere e mercati, forestazione urbana e mobilità sostenibile. Ammesse anche le spese per attività di marketing del distretto del commercio compresa l’animazione urbana. Il progetto dovrà prevedere inoltre un bando a favore delle imprese per il sostegno in particolare agli investimenti in soluzioni tecnologiche innovative, attuato e gestito dal Comune capofila.

Gli incentivi sono concessi con procedura valutativa a graduatoria, sulla base dell’attribuzione dei punteggi definiti in regolamento. La spesa ammissibile a finanziamento non può essere inferiore a 80mila euro né superiore a 1 milione di euro, le modalità di erogazione saranno definite nei successivi bandi, attuati dal Servizio turismo e commercio della Regione.