Maltempo in Friuli, Banca 360 Fvg mette a disposizione 30 milioni di euro

Banca 360 FVG ha stanziato un Plafond di 30 milioni di euro.

Una risposta immediata all’emergenza che ha colpito il Friuli Venezia Giulia. La fornisce Banca 360 Fvg che ha deciso di mettere a disposizione ingenti risorse per il territorio, per sostenere Imprese, Famiglie e Aziende agricole flagellate dal maltempo.

In seguito ai danni provocati dal nubifragio e dalla grandine delle ultime ore, Banca 360 FVG ha infatti stanziato un Plafond di 30 milioni di euro. Potrà essere usato anche come prefinanziamento di eventuali contributi Regionali o Nazionali e di rimborsi assicurativi.

“In questi momenti così concitati – ha fatto sapere il presidente Luca Occhialini – il Credito cooperativo si deve dimostrare a maggior ragione pronto a dare una mano alla propria gente. Ci giungono segnali allarmanti anche dal comparto agricolo, da sempre molto rappresentato nella compagine della nostra banca, e quindi siamo al fianco di soci e clienti per aiutarli a ripartire di slancio, con il consueto spirito delle genti orgogliose che abitano le nostre terre“.

Banca 360 FVG è operativa dallo scorso primo luglio ed è frutto frutto della fusione per incorporazione tra BancaTer e Friulovest Banca. L’istituto dispone di 59 sportelli distribuiti su buona parte del territorio regionale, da Trieste a Sacile, servendo i quattro capoluoghi delle ex province e con una presenza anche in Veneto, con la filiale di Bibione. L’istituto dispone di circa 271 milioni di euro di patrimonio. 

Il maltempo della notte scorsa ha colpito principalmente il cuore delle due BCC che si sono fuse, con danni ingenti nella parte centrale della provincia di Pordenone, nel Medio Friuli e nell’Isontino. Di qui la necessità di interventi urgenti, affinché il sostegno economico permetta di scongiurare conseguenze peggiori rispetto ai danni patiti alle strutture.

Per eventuali informazioni è già possibile rivolgersi alle filiali dove i funzionari e i dirigenti sono già stati istruiti per avviare l’iter di raccolta delle richieste per un’erogazione dei fondi quantomai tempestiva.