Ondulati e imballaggi del Friuli, pronti nuovi investimenti sul territorio

Il piano prevede la costruzione di due nuovi magazzini.

“Ondulati e imballaggi del Friuli spa è esemplare della capacità di investimento sul territorio e di costruzione di filiere produttive che coinvolgono i più piccoli insediamenti fino alla fornitura di grandi gruppi internazionali. È un’impresa 4.0, attenta alla sostenibilità, con un piano di investimenti che asseconda una fase di forte espansione della domanda e un’offerta formativa per i propri dipendenti che la rende una realtà aziendale attrattiva e solida”.

Lo ha commentato l’assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen a margine della visita alla sede di Villesse della spa specializzata nella produzione di imballi in cartone ondulato che, oltre a servire numerosi clienti sul territorio, opera anche nei mercati esteri con primari clienti europei, tra cui Ikea e Lactalis. Il 70 per cento della produzione è consegnata a clienti dei settori alimentare e del legno arredo.

Nata nel 1970, l’attività produttiva si svolge in quattro stabilimenti – due a Villesse, uno a Cormons e uno a Stazione Carnia – che occupano un’area complessiva di oltre 183mila mq di cui 68mila mq. coperti; utilizza macchinari all’avanguardia per la produzione di imballi in cartone ondulato (casse americane, scatole fustellate, alveari, espositori, angolari) con una capacità produttiva giornaliera di oltre 600mila scatole ed un impiego di 300 dipendenti. L‘obiettivo a fine 2022 è raggiungere un organico di 330 persone.

L’azienda trasforma circa 80 mila tonnellate di carta l’anno, reperendo la materia prima in Italia, Scandinavia, ma anche sul mercato degli Stati Uniti e del Sudamerica.

Come illustrato dall’amministratore delegato Federico Gollino, che ha accolto l’assessore assieme al fratello Stefano e i vertici aziendali, l’azienda ha come punti di forza materie prime e prodotti di prima qualità, ricerca e sviluppo di soluzioni all’avanguardia, rapidità nella consegna. Il laboratorio interno ricerca e progetta costantemente nuove soluzioni e architetture per offrire risposte innovative in termini di maggior protezione e visibilità delle merci. Dal 2011, anno in cui l’azienda ha ricalibrato la produzione, specializzandola, lo scatolificio ha investito nella transizione verde, aggiungendo ai tradizionali prodotti di imballaggio anche bancali in cartone, riempitivi e in ultimo, anche materiali in “nido d’ape”.

Nell’ultimo decennio l’azienda ha investito circa 37 milioni di euro e ha in programma, nel prossimo quinquennio, un piano di oltre 25 milioni che prevede principalmente la costruzione di due nuovi magazzini verticali a Villesse per stoccare materia prima e prodotto finito e la sostituzione della linea ondulatrice.