A 8 anni dalla scomparsa di Giulio, il Friuli aspetta ancora verità e giustizia

Otto anni dalla scomparsa di Giulio Regeni.

Sono trascorsi otto lunghi anni dalla scomparsa di Giulio Regeni: era il 25 gennaio del 2016 quando il ricercatore friulano fu rapito per poi essere ritrovato morto il successivo 3 febbraio lungo l’autostrada Cairo-Alessandria, con evidenti segni di tortura.

Da quel momento, la famiglia Regeni, con il supporto legale di Alessandra Ballerini, ha instancabilmente cercato verità e giustizia. Oggi, dopo otto anni di battaglia legale, quattro agenti di sicurezza egiziani (Tariq Sabir, Athar Kamel Mohamed Ibrahim, Uhsam Helmi e Magdi Ibrahim Abedal Sharif) sono stati rinviati a giudizio per il sequestro, la tortura e la morte di Giulio Regeni. La prima udienza è fissata per il 20 febbraio 2024, un passo significativo verso la ricerca di giustizia per Giulio.

Le iniziative per Giulio Regeni a Fiumicello.

In questo giorno doloroso ma importante, la comunità di Fiumicello-Villa Vicentina si unisce per commemorare Giulio Regeni e ribadire la necessità di difendere i valori fondamentali dei diritti umani, delle differenze culturali e della libertà.

Le iniziative inizieranno con il Laboratorio “La strada dei sogni” nelle scuole locali al mattino, coinvolgendo i giovani nella riflessione sui diritti umani e sulla giustizia sociale. Alle 19, nel Piazzale dei Tigli di Fiumicello, il Governo dei Giovani prenderà la parola seguito da un flash mob dal significativo titolo “Tutti i nodi vengono al pettine”. Alle 19.41, il minuto di raccoglimento e la Fiaccolata silenziosa onoreranno la memoria di Giulio.

La serata culminerà con la “Camminata dei diritti”, che si dirigerà verso la palestra del Pattinaggio di Fiumicello. All’interno, alle 20.30, si terrà l’evento “Parole, immagini, musica per Giulio”, con la partecipazione di Paola e Claudio Regeni.La manifestazione sarà arricchita dai contributi video di Pif “Il Testimone”, dell’attore Andrea Pennacchi e del ciclista Alessandro De Marchi.

Honsell: “Otto anni dopo nessuna verità né giustizia”

A otto anni da quel tragico 25 gennaio 2016, nel quale fu rapito Giulio Regeni, ancora non si conosce la verità, che è il presupposto essenziale della giustizia. L’omicidio dopo atroci torture di Giulio Regeni, delitto per il quale sono imputati agenti speciali delle forze egiziane, è un crimine contro l’umanità”. Lo scrive, in una nota, il consigliere regionale di Open Sinistra Fvg, Furio Honsell.

“Giulio Regeni, cittadino del mondo e di Fiumicello, che attraverso l’impegno della ricerca sociale voleva contribuire a un mondo nel quale i diritti umani e civili sono rispettati, è diventato un simbolo – aggiunge Honsell -. La battaglia per la verità e la giustizia per Giulio condotta dai suoi genitori in questi otto anni è un esempio di impegno civile di valore inestimabile. È una battaglia di emancipazione contro tutto il male del mondo”.

“Finalmente tra un mese – ricorda ancora il consigliere – inizierà il processo contro gli imputati delle forze speciali. È un risultato importante dopo tanti anni di silenzio, mentre nel nome dell’interesse industriale importanti aziende nazionali facevano affari con il regime egiziano, partecipando alle fiere degli armamenti e vendendo loro armi”.

“Esprimiamo – conclude Honsell – tutto il sostegno ai genitori in questo momento così carico di significato. Saremo a Fiumicello alla manifestazione simbolica alle 19.41, quando ci fu l’ultimo contatto di Giulio Regeni, a tenere accesa la fiamma dei diritti civili in tutto il pianeta”.

Conti: “I responsabili siano processati e paghino”

“Non siamo rimasti fermi, non ci siamo arresi e non smettiamo di chiedere un processo in cui gli imputati siano presenti e rispondano dei capi d’accusa. Aspettiamo il 20 febbraio 2024 per la prima udienza alla Corte d’Assise di Roma, perché si cominci a stabilire una verità processuale, ma anche per ribadire la dignità della giustizia italiana a fronte del muro di gomma che l’Egitto ha alzato contro le richieste del nostro Paese. Giulio Regeni, un italiano, è stato ucciso e noi chiediamo che i responsabili siano processati, condannati e paghino la loro pena, su questo non si transige. Non c’è prescrizione per i crimini contro l’umanità”. Lo dichiara la segretaria del Pd Fvg Caterina Conti, a otto anni dal giorno in cui Giulio Regeni scomparve dal Cairo.

Per Conti, che oggi alla manifestazione di Fiumicello porta il saluto della segretaria nazionale del Pd Elly Schlein, “le mille complicazioni internazionali, gli intrecci diplomatici, la sovrapposizione di interessi geopolitici e commerciali, le crisi belliche che infiammano l’area non possono farci desistere dall’affermazione del diritto. Il diritto, la certezza del diritto è la vera spada che difende la Repubblica e i cittadini italiani da ogni sopruso e ingiustizia. L’Italia non è un regime e – sottolinea – la supremazia della legge sull’arbitrio va difesa sempre. Anche per questo Giulio Siamo Noi”.