Cento milioni di euro persi ogni anno dal pendolarismo di confine in Fvg

Lo chiede la Lega del Fvg per evitare l’emorragia di liquidità.

“Ho depositato un’interrogazione parlamentare rivolta ai ministri dell’Economia e delle Finanze e dello Sviluppo Economico, Roberto Gualtieri e Stefano Patuanelli, per sapere se ritengano di adoperarsi per adottare delle misure, ed eventualmente di quale tipo, con l’obiettivo di arrivare ad armonizzare l’economia di confine nelle zone frontaliere del Friuli Venezia Giulia ed evitare un’emorragia di liquidità che è costata allo Stato italiano oltre 1 miliardo di euro in dieci anni”.

Lo afferma in una nota l’onorevole Massimiliano Panizzut che, a latere di un incontro telematico con il consigliere regionale del Friuli Venezia Giulia, Diego Bernardis, e il consigliere comunale di Gorizia, Andrea Tomasella, annuncia in merito alla questione il deposito di un’interrogazione ai Ministri Gualtieri e Patuanelli.

In particolare Massimiliano Panizzut aggiunge: “Le ripetute chiusure fra Stati a causa della crisi pandemica da Covid-19 hanno reso possibile quantificare con dati aggiornati al 2020 le ingenti risorse che annualmente abbandonano il territorio italiano in favore di attività economiche estere. Ogni anno, solo di Iva e accise, a causa del pendolarismo oltreconfine, nella sola fascia confinaria del Friuli Venezia Giulia, si perdono 100 milioni di euro a cui si sommano ulteriori 12 milioni di euro annui persi a causa della mancata vendita di tabacchi”.

Soddisfazione viene espressa dal consigliere regionale Diego Bernardis che afferma: “Dopo l’interessamento della nostra europarlamentare Elena Lizzi e la mozione approvata all’unanimità lo scorso luglio in Consiglio regionale Fvg, l’iniziativa dell’onorevole Massimiliano Panizzut conferma il grande impegno della Lega a sollecitare l’esecutivo nazionale affinché si prevedano al più presto strumenti per armonizzare l’economia di confine del Friuli Venezia Giulia”.