In apertura della due-giorni di lavori del Consiglio regionale dedicati alla manovra autunnale, il cosiddetto Assestamento bis, i relatori della Maggioranza (Antonio Calligaris per la Lega, Markus Maurmair per FdI, Mauro Di Bert per Fp e Andrea Cabibbo per FI) hanno illustrato le caratteristiche principali del ddl 62.
Un Assestamento bis da 276,9 milioni “che ha l’obiettivo di rendere maggiormente efficiente la gestione delle risorse finanziarie disponibili nel corso dell’anno 2025″ come afferma Antonio Calligaris (Lega). In merito alle risorse aggiuntive il capogruppo della Lega ricorda che si tratta di entrate “riconducibili al conguaglio positivo, relativo ad annualità pregresse, sulle quote di compartecipazioni ai tributi erariali spettanti alla Regione, offrendo così la possibilità di dare copertura a nuove spese per 256,92 milioni di euro”, mentre ulteriori 20 milioni derivano dall’imposta di bollo.
I numeri, e gli investimenti.
Nel report vengono enumerati gli ambiti di spesa interessati in maniera più significativa dal ddl, come i 12 milioni per misure assicurative in sanità, altri investimenti per salute e disabilità (75 milioni) o i 10 milioni per “conferimenti all’Organismo Pagatore Regionale per interventi nel settore agricolo”. Calligaris ha infine evidenziato gli emendamenti riguardanti altri 60 milioni per le attività produttive, la Protezione civile, il settore agricolo e le infrastrutture. Un provvedimento che viene ad essere “un segnale politico e amministrativo di straordinaria importanza”.
“Per i due Assestamenti vengono stanziati poco meno di 1,5 miliardi di euro a integrazione dei fondi a disposizione di tutti gli ambiti in cui la Regione può intervenire“, ha ricordato nella sua relazione, Markus Maurmair (FdI) con le poste principali messe a regime, come gli 87 milioni destinati alla Salute o gli 80 riservati ai fondi di rotazione per le attività economiche e l’agricoltura. Maurmair ripercorre quindi i contenuti di un intervento “puntuale e strategico, in grado di coniugare rigore finanziario e capacità di risposta alle reali esigenze del territorio”, rappresentando “il risultato di un lavoro sinergico tra Giunta, Consiglio e struttura amministrativa, espressione di una Regione che continua a essere un interlocutore credibile e concreto per i cittadini, gli enti locali e il mondo produttivo”.
Un grazie da parte di Maurmair a tutti gli assessori e alle direzioni, in particolare a Barbara Zilli, per l’impostazione di lavoro “basata sull’organizzazione e sulla lungimiranza, prudenza ed attenzione per consegnare alle future amministrazioni, una Regione performante anche dal punto di vista amministrativo”.
Per Mauro Di Bert (Fp), con il ddl 62 “si introduce una nuova importante misura di sostegno e sviluppo per il territorio, destinando, dopo la Stabilità e la manovra finanziaria estiva, ulteriori 277 milioni di euro a interventi strategici in ambiti cruciali per la comunità locale. Risorse, derivando da entrate tributarie, dimostrano la solidità finanziaria della Regione e la capacità di gestire efficacemente i fondi pubblici”. Di Bert sottolinea come la crescita economica registrata in Fvg sia frutto “di un sistema che funziona, di una comunità che lavora, produce e contribuisce, con responsabilità al bene collettivo” ma anche di un programma di governo che ha saputo gestire con attenzione e lungimiranza le risorse a disposizione.
Sottolinea la provenienza delle somme stanziate dall’Assestamento bis Andrea Cabibbo, capogruppo di Forza Italia. “Oltre che dal conguaglio positivo rispetto alle quote di compartecipazione ai tributi erariali spettanti alla Regione, derivano anche dallo straordinario incremento del gettito dell’imposta di bollo“. Il forzista spiega inoltre come il Fvg “possa oggi vantare una situazione socioeconomica solida e virtuosa, capace di garantire stabilità, crescita e coesione sociale, pur in un contesto europeo e internazionale caratterizzato da forte incertezza, distinguendosi “per la vitalità e la solidità del proprio sistema imprenditoriale che contribuisce ad accrescere la competitività, a generare nuova occupazione, ad attrarre e valorizzare il capitale umano e, di conseguenza, a incrementare le entrate regionali. In questo quadro si colloca l’importanza del Fondo di rotazione per le iniziative economiche (Frie) al quale sono destinati 50 milioni per la continuità “nell’attività di concessione ed erogazione dei finanziamenti agevolati. Un disegno di legge che – secondo Cabibbo – sarà in grado di fungere da importante contributo per un futuro di crescita e di stabilità”.