Cantine e ristoranti, i migliori del Friuli Venezia Giulia secondo L’Espresso

Con cinque cantine e quattro ristoranti tra i migliori d’Italia, il Friuli Venezia Giulia si conferma una delle eccellenze enogastronomiche del Belpaese nella nuova edizione della guida “Best Restaurants & Wines of 2025” by Le Guide de L’Espresso. Un risultato che non solo premia la qualità, ma sottolinea la capacità del territorio di coniugare tradizione, innovazione e forte identità culturale.

Cantine simbolo di territorio e autenticità

La selezione delle cinque cantine friulane segnalate nella guida parla di una viticoltura consapevole, profondamente radicata nel paesaggio e nella storia enologica della regione. Presente nella guida Damijan Podversic (Gorizia), punto di riferimento del Collio per la produzione naturale, intensamente legata al paesaggio e alla filosofia della viticoltura artigianale. Si passa poi a Ronco dei Pini (Prepotto, UD) – azienda emblematica dei Colli Orientali, nota per l’eleganza e l’espressività dei suoi bianchi.

C’è anche Ronco dei Tassi (Cormòns, GO), una delle firme storiche del Collio, con vini che combinano tradizione e ricercatezza. Due le cantine Duino Aurisina, Skerk, interprete raffinato del Carso triestino, con etichette di forte carattere territoriale, e Zidarich, cantina iconica del Carso, celebre per l’approccio radicale alla Vitovska e l’architettura unica della propria sede sotterranea.

La cucina del Friuli Venezia Giulia.

A livello gastronomico, il Friuli Venezia Giulia entra nella top 100 italiana con quattro ristoranti di spicco. In primo piano L’Argine a Vencò di Antonia Klugmann (Dolegna del Collio), simbolo di una cucina poetica e territoriale, in dialogo costante con la natura circostante.

A Trieste, si distinguono due esperienze molto diverse ma egualmente raffinate: Harry’s Piccolo, fine dining contemporaneo nel cuore della città, e Light – Ristorante di Západa, che punta su un’eleganza minimalista e una proposta gastronomica sperimentale. Chiude il quartetto Agli Amici 1887 (Udine), vera istituzione della cucina friulana, capace di coniugare storia familiare e innovazione.

Un’identità enogastronomica che guarda lontano

L’inserimento del Friuli Venezia Giulia nella guida di Le Guide de L’Espresso non è solo una conferma, ma una consacrazione: quella di una regione che ha saputo costruire nel tempo un’identità enogastronomica solida, riconoscibile e capace di parlare anche al pubblico internazionale.

Vini che raccontano il territorio, piatti che reinterpretano la tradizione con sensibilità contemporanea, e una cultura dell’ospitalità che unisce rigore e passione: il Friuli Venezia Giulia non è più una scoperta, ma una destinazione enogastronomica d’eccellenza, pronta a dettare il passo nel futuro del gusto italiano.